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La terra dell’abbondanza: Villar, Pellegrini e Pedro. Ora Fonseca ha l’imbarazzo della scelta

LaPresse

L'ex Elche è esploso in regia, il romano sogna un posto sulla trequarti. Dove c'è lo spagnolo, punto fermo del tecnico giallorosso

Francesco Balzani

Joseph Joubert scriveva che “non è l’abbondanza, ma l’eccellenza che è ricchezza”. Quando però i due elementi si sposano oltre alla ricchezza nasce il dubbio. Ed è quello che sta avvenendo in questi giorni a Trigoria, dove Fonseca si ritrova col più felice dei grattacapi. Colpa, si fa per dire, dell’esplosione di Gonzalo Villar in regia. Lo spagnolo, per il quale la Roma ha respinto già un’offerta di mercato, migliora di partita in partita, dimostrando una maturità non comune per uno della sua età che l’anno scorso giocava nella Segunda Division. La coppia con Veretout funziona proprio per le diverse caratteristiche dei due. Villar si occupa delle geometrie e delle cosiddette palle morbide di centrocampo, il francese del recupero di quelle dure e delle ripartenze. Con le dovute cautele è un po’ quello che accadeva con De Rossi e Pizarro nella Roma di Spalletti. C’è però un giocatore che a Bologna ha stupito addirittura di più di Villar.

Pellegrini trequartista, ma chi esce?

E quel giocatore è Lorenzo Pellegrini, che ora si gioca con lo spagnolo proprio una maglia nei due di centrocampo. In realtà il vicecapitano lascerebbe volentieri l’incombenza al compagno più giovane, visto che la Rinascita al Dall’Ara è avvenuta sulla trequarti. La posizione che Lorenzo anela da mesi. Tutto risolto quindi? Macché. Perché per far giocare entrambi Fonseca dovrebbe tenere in panchina uno tra Mkhitaryan e Pedro. Blasfemo e impensabile solo pensare di rinunciare all’armeno, ma è altrettanto complicato fare a meno del campione del mondo spagnolo. Il centrocampo diventa quindi la terra dell’abbondanza dopo un’annata, la precedente, in cui invece c’era carestia.

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Come cambia il mercato

Ma le nuove gerarchie cambieranno pure le strategie di mercato. Perché la Roma ora, in attesa di Zaniolo, ha un trequartista in più oltre a Carles Perez, mentre a centrocampo, in caso di assenza di Villar o Veretout, ci sono Cristante e Diawara. E nessuno dei due (soprattutto il guineano) convince appieno nel ruolo di regista. Più che un El Shaarawy, quindi, si proverà ad irrobustire la seconda linea di centrocampo, magari cedendo Diawara (richiesto in Premier) e andando a prendere un giocatore più pronto. Nella lista di Pinto c’è Wiegl, che al Benfica sta provando poco spazio e che fu portato proprio dal nuovo ds romanista in Portogallo dal Borussia Dortmund. In Italia piace Nandez del Cagliari mentre all’Arsenal c’è sempre “l’esubero” Torreira - verso il rientro dall'Atletico Madrid - che però non accetterebbe un ruolo da comprimario.