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La stampa francese saluta Garcia: ?Cinque anni, qualche idea, alcuni malintesi ma soprattutto una “doppietta”?

Con l’ufficializzazione di Rudi Garcia sulla panchina della Roma, il campionato francese ha perso uno dei protagonisti degli ultimi anni:

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Con l'ufficializzazione di Rudi Garcia sulla panchina della Roma, il campionato francese ha perso uno dei protagonisti degli ultimi anni: la stampa transalpina ha ripercorso idealmente i cinque anni sulla panchina del Lille, facendo un bilancio dell'esperienza sulla panchina dei biancorossi.

?Rudi Garcia rester? per sempre colui che ha offerto una grandissima doppietta nel 2011?si legge su ?La Voix du Nord?, quotidiano di riferimento della citt? di Lille. ?Quando arriv? a Lille nell'estate del 2008 per succedere al tecnico Claude Puel non sapeva quanto tempo sarebbe rimasto alla guida della squadra, a chi glielo chiedeva rispondeva con ironia - "ho fatto bene da calciatore, perch? non posso fare altrettanto bene da tecnico?" - ricordando i sei anni passati come calciatore.?

Sul piano tecnico, l'analisi prende spunto dalla sua filosofia di gioco: ?Con lui il Lille ? cambiato, le sue origini spagnole hanno favorito un approccio pi? offensivo nella mentalit? della squadra, un obiettivo pienamente centrato grazie anche al bagaglio tecnico dei giocatori a sua disposizione. Allenamenti incentrati sul gioco corto, la presenza del pallone nelle sedute, un progetto che i suoi giocatori hanno abbracciato con entusiasmo. I risultati premiano questa filosofia del "dare e avere": il consiglio dei "cinque saggi", composto dai giocatori pi? rappresentativi, gli ha permesso di tenere sotto controllo lo spogliatoio, proteggendo i suoi calciatori dagli attacchi esterni. Solo nell'ultimo periodo ha tagliato fuori alcuni giocatori come Roux, Elana e Bruno.?

I cinque anni al Lille sono stati teatro di qualche malintesto:?Dopo una partenza stentata nel primo anno, ci sono state delle incomprensioni con l'allora Dg Xavier Thouilot in merito alla comunicazione tra lui ed il club, soprattutto in sede di mercato, dove ha sempre avuto la tendenza a richiedere calciatori costosi e di alto livello. Il limite pi? grande sul piano europeo: in due anni di Champions ? sembrato "morire" con le sue idee, privilegiando sempre il gioco rispetto al risultato.?

Il ricordo pi? bello ? senza dubbio la doppietta Ligue1 e Coppa di Francia nel 2011:?Nel 2011 ha raggiunto il suo Everest, puntando su un attacco esplosivo (Gervinho, Sow, Hazard) e su gioielli come Cabaye e Debuchy, la sua gestione degli ego e delle tensioni ? stata esemplare nel corso di tutta la stagione, ? stato capace di motivare e di persuadere giocatori non sempre convinti dei propri mezzi. Con lui il Lille ? sempre entrato tra le prime cinque del campionato, ad eccezione di questa stagione dove, paradossalmente, ha usufruito del budget pi? alto nel mercato.?

Il futuro sar? la Roma:?Un club storico ma divenuto instabile, riuscir? anche l? a rimanere cinque anni??

Mirko Porcari