(Di Andrea Corradetti) In attesa di sapere se la partita di Cesena potrà avere ancora un senso (già stasera, in caso di vittoria dell’Inter, alla Roma non rimarrebbe che difendere il settimo posto)
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La squadra chiede il bis “Luis, rimani!”
(Di Andrea Corradetti) In attesa di sapere se la partita di Cesena potrà avere ancora un senso (già stasera, in caso di vittoria dell’Inter, alla Roma non rimarrebbe che difendere il settimo posto)
in casa giallorossa, all’indomani del pareggio contro il Catania, l’intera squadra dichiara ancora una volta quella che è la propria stima nei confronti del suo allenatore. Da Totti a Lobont e da Pjanica Bojan, tutti concordi in un’unica richiesta “Luis, rimani!". E se nelle scorse settimane, al di là delle parole dei dirigenti, a prendere le sue difese erano stati soprattutto due giocatori come Daniele De Rossi e Rodrigo Taddei, tutto un altro effetto lo si ha quando a prendere le difese stavolta è un calciatore come Francesco Totti, colui che con la partita di ieri raggiunge la bellezza di 500 presenze e 215 gol. “Spero che Luis Enrique rimanga. E’una bellissima persona e sicuramente ha le potenzialità per essere un grande allenatore. Inoltre, ha dimostrato di essere molto attaccato sia alla squadra che ai nostri colori. Una cosa è sicura: il gruppo è tutto con lui”. Un attestato questo che sicuramente avrà fatto piacere al tecnico asturiano, il quale, però, secondo quanto ascoltato dalle sue dichiarazioni, ancora non sembra aver sciolto quelle che sono le proprie riserve. Queste le sue parole dopo il pareggio dell’Olimpico: “Le parole di Totti si commentano da sole. A Francesco faccio i complimenti sia per la grinta che per il numero di presenze. Il mio futuro? Ancora non ho deciso niente e lo farò solo a fine campionato. Due settimane fa le cose erano più chiare, adesso meno. Dovrò vedere come finisce la stagione e valutare le varie cose al 100%. Mi costa farlo - spiega il tecnico - non pensate che sia una scelta facile, ma voglio essere giusto con me, la squadra, la società e i tifosi. La qualificazione in Europa c'entra ma non è solo quello, devo parlare anche con la mia famiglia. Certo - conclude il tecnico - è incredibile come cambi la vita: due mesi fa volevate tutti che andassi via, ora succede il contrario. Ancora sette giorni e saprete tutto». Attesa questa che la società sembra vivere con la giusta calma: “Aspettiamo con ansia la sua decisione – ha dichiarato ieri sera il d.s Walter Sabatini – Nonostante non avere un appoggio incondizionato gli crei sicuramente qualche problema, voglio però dire come la sua scelta dipenda esclusivamente da quelle che sono delle considerazioni umane . Noi, dal canto nostro, dobbiamo rassicurarlo promettendogli rinforzi. Voglio ribadire ancora una volta come Luis Enrique resti la nostra prima opzione, ma la Roma tuttavia è sempre in movimento. Villas Boas? Nome prestigiosissimo ed è sul mercato. Nel caso Luis se ne dovesse andare sicuramente cercheremo qualcuno che non disperda il suo lavoro” . Più di un indizio? Non resta che attendere
"GIORGIO ROSSI e MARIA SENSI – Intervenuto ai microfoni di RadioRadio, le parole di Giorgio Rossi, protagonista ieri sera dell’ultima tappa della sua strepitosa carriera, per tutti i tifosi giallorossi appaiono come un misto tra malinconia e rispetto: “Dopo ieri sera mi sono emozionato tantissimo. È stata una festa meravigliosa. Di tutti questi anni mi sono rimasti soprattutto l’amicizia e l’affetto di tutti i giocatori con i quali ho lavorato. I momenti più belli e quelli più difficili? Da una parte i due scudetti e dall’altra Roma-Liverpool e Roma-Lecce.” Più pungenti, ma nello stesso tempo ugualmente cariche di passione, le parole invece della signora Maria Sensi. Questo il suo sfogo: ‘"Io l’ho adorata troppo la Roma, così come l’hanno adorata sia mia figlia che mio marito. Qui si parla solo di business e mai di amore. Sono andata allo stadio ieri sera. I tifosi sembrava che uscissero da una camera mortuaria. Basta uscire con la testa bassa. Dobbiamo essere orgogliosi della Roma”. Chapeau!
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