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La sorella di Zaniolo vittima di Catcalling: “Ho 16 anni, mi hanno spaventata”

LaPresse

La denuncia di Benedetta: "Non è possibile che due ragazze, mentre camminano alle 12:50 del giorno, abbiano paura di farlo perché due uomini si accostano con la macchina facendo battutine e spaventandoci con cattivo intento"

Redazione

Benedetta Zaniolo vittima di Catcalling, l'ultima frontiera della violenza di genere, conosciuto più comunemente come molestia di strada. E' quello che è successo alla sorella di Nicolò in pieno giorno, come denuncia lei stessa sui social: "Dopo l'ennesima volta che succedono queste cose sia a me, sia a milioni di ragazze, vorrei parlarne apertamente per farne capire la gravità. Non è possibile che due ragazze di 16 anni, mentre camminano alle 12:50 del giorno, abbiano paura di farlo perché due uomini si accostano con la macchina facendo battutine e spaventandoci con cattivo intento. Solo dopo quando abbiamo detto 'chiamiamo i carabinieri' sono scappati. Ma dove siamo arrivati? Nel 2021 non è normale che ci siano ancora certe persone, siamo messi molto male. Scusate lo sfogo, ma sono arrabbiata nera, certa gente fa solo schifo". Benedetta è solo una delle tante ragazze che ha voluto denunciare l'accaduto: negli ultimi mesi, soprattutto sui social, è iniziato un movimento delle donne contro il Catcalling, le molestie di strada. Un fischio, una suonata di clacson o un apprezzamento di cattivo gusto hanno spinto molte persone a ribellarsi. Non ultima, anche Aurora Ramazzotti, che su Instagram ha preso posizione.