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La Roma torna a -4 dalla Juve, ma quanti rischi col Pescara – FOTO

Una sofferenza contro terzultima squadra del campionato che nessuno si sarebbe aspettato ad inizio partita. I giallorossi vincono ma giocano male e soprattutto ripiombano nei soliti problemi di concentrazione e mentalità. Per vincere contro la...

Jacopo Aliprandi

Che sofferenza, avranno pensato i 23 mila dell’Olimpico. La Roma ha vinto, giocando male e rischiando il pareggio fino all’ultimo secondo. Un 3 a 2 che ha poco di positivo se non i tre punti, utili per riportarsi sul secondo gradino del podio: contro la Lazio per vincere serve un’altra mentalità e un’altra gamba.

DZEKO - Pronti, via. Due reti in undici minuti, ma una partita che ha avuto ancora molto da raccontare. Con un Salah poco brillante nelle ultime uscite, la Roma questa sera si è affidata all’asse Perotti-Dzeko, con l’argentino nelle vesti di assist-man e il bosniaco ormai sempre più cannoniere della Serie A. Tripletta giovedì contro il Viktoria Plzen, doppietta contro gli abruzzesi e record di Batistuta superato, con 17 reti in venti partite contro i 15 dell’ex attaccante argentino. Uno-due in quattro minuti, con due reti in fotocopia: cross di Perotti (uno dalla destra, l’altro dalla sinistra), e anticipo di Dzeko sul difensore che al centro dell’area di destro infila in porta.

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MENTALITA' - Partita in cassaforte? Macché. I giallorossi dopo le due reti si sono rilassati e hanno concesso spazio e coraggio agli abruzzesi che al 60’ hanno riaperto la partita con Memushaj. La Roma soffre le ripartenze, si era visto contro l’Atalanta, è riaccaduto anche questa sera. Squadra lunga e poco aiuto tra i reparti, Spalletti dopo il 2 a 1 ha deciso di dare maggiore supporto al reparto difensivo, sostituendo Nainggolan e inserendo Daniele De Rossi, alla sua presenza numero 400 in campionato.

Solito problema di testa, perché dopo le sbracciate e le urla di Spalletti i giallorossi hanno ripreso ritmo e al 71’ hanno siglato il terzo gol su rigore di Perotti, ma il doppio vantaggio è durato solo due minuti. Altro rilassamento e Caprari tutto solo in area ha avuto tempo e spazio per riaccorciare lo svantaggio. Poco niente di quanto ha chiesto Spalletti in questi mesi sta funzionando: i reparti sono lunghi e distanti, il centrocampo e le ali non aiutano la difesa che spesso si è trovata a dover chiudere in inferiorità numerica.

SOFFERENZA - Gli ultimi dieci minuti hanno mostrato una Roma in netta difficoltà, contro la terzultima squadra del campionato. La vittoria alla fine è arrivata, e i tre punti sono l’unica nota positiva della serata. I giallorossi riprendono il secondo gradino del podio, superando nuovamente Milan e Lazio, e rosicchiando tre punti alla Juventus uscita sconfitta da Genoa. Domenica il derby, da prendere con uno spirito e un atteggiamento sicuramente diverso rispetto a quanto visto questa sera.

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TABELLINO

Roma-Pescara 3-2

Marcatori: 8', 10' Dzeko, 61' Memushaj, 71' Perotti (rig.) 74' Caprari

ROMA (4-2-3-1): Szczesny; Peres, Ruediger, Fazio, Emerson; Gerson (72' Totti), Strootman; Perotti, Nainggolan (64' De Rossi), Salah (92' Vermaelen); Dzeko.

A disp.: Alisson, Crisanto, Grossi, Seck, Soleri, Jesus, Marchizza, Iturbe.

All.: Luciano Spalletti

PESCARA (4-3-2-1): Bizzarri; Zampano, Zuparic, Biraghi, Crescenzi; Brugman, Vitturini (46' Verre), Memushaj; Benali (78' Cristante), Pepe; Bahebeck (5' Caprari).

A disp.: Fiorillo, Maloku, Mele, D'angelo, Muric, Forte, Pettinari.

All.: Massimo Oddo

Arbitro: Irrati di Pistoia

Assistenti: Longo-Paganessi

Quarto uomo: Passeri

Assistenti di porta: Celi-Manganiello

NOTE Ammoniti: 31' Biraghi, 32' Ruediger, 63' Palmieri Spettatori paganti: 23.633

CRONACA PRE-PARTITA

Ore 20.20 - Le squadre rientrano negli spogliatoi.

Ore 20.09 - Roma in campo.

Ore 20.05 - Pescara in campo.

Ore 19.57 - Portieri della Roma in campo per il riscaldamento.

Ore 19. 50 - Portieri del Pescara in campo.

Ore 19.23 - Pescara in campo la ricognizione.

Ore 19.21 - Roma e Pescara sono arrivati allo stadio.