La prima notizia è che De Rossi ha recuperato. Il capitano ha smaltito l'infiammazione al ginocchio e si è allenato regolarmente con il gruppo oggi. Sarà al suo posto in mezzo al campo nel big match di sabato contro il Napoli. La seconda è che si giocherà alle 20.45 e non alle 18 come aveva chiesto De Laurentiis.Poco male per gli azzurri, che potranno contare sul gruppo quasi al completo, orfani del solo Milik, e su 4.000 tifosi non residenti che hanno avuto il via libera per andare all'Olimpico. Non può dire lo stesso per Di Francesco, che dovrà vedersela ancora con la scure degli infortuni, che sta troncando la rosa da inizio stagione.
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La Roma sfida il Napoli per diventare grande. De Rossi c’è, Manolas anticipa il rientro
Pellegrini e Strootman ancora a parte. Il dt del Belgio Puyvelde apre a Nainggolan: "La scelta di Martinez non è definitiva". Buffon elogia Totti: "Lui nella mia top 5 degli italiani più forti"
A PICCOLI PASSI - Piano piano l'infermeria si svuota, ma il calendario in arrivo preoccupa Di Francesco. Per il Napoli ha recuperato Perotti, mentre Pellegrini, Strootman e Defrel sono ancora alle prese con il lavoro in palestra. Già domani si avranno indicazioni importanti per capire chi ce la farà. Rientra in gruppo anche Karsdorp, ma sia lui che Schick (un po' più indietro dell'olandese) hanno bisogno di altro tempo e allenamenti prima ti mettersi in pari con i compagni. La bella notizia è il rientro in gruppo di Emerson. Un rientro parziale, visto che per ora è aggregato alla Primavera che, fino a venerdì, si allenerà con la Prima Squadra. Nella seduta pomeridiana si è rivisto a sorpresa Manolas. La squalifica in nazionale gli ha permesso di tornare con un giorno di anticipo a Roma. Al rientro anche Kolarov, fresco di qualificazione al Mondiale, El Shaarawy e Under, che insieme hanno totalizzato 3 minuti in tutto (l'italiano ieri) con le nazionali. Gli ultimi a rientrare saranno Alisson e Fazio giovedì, con a disposizione solo un giorno d'allenamento prima della partita. Nainggolan invece in nazionale spera di tornarci. Il dt dei Diavoli Rossi Puyvelde apre uno spiraglio per il Ninja: "La scelta di Martinez non è definitiva".
TOTTI - Lo storico capitano giallorosso si gode la pausa nazionali e vola a Montecarlo con Ilary e i piccoli. "Bello giocare, ma anche il fine settimana in famiglia non è male" ha dichiarato, intercettato dal Secolo XIX. A 19 anni esatti dall'esordio con la maglia dell'Italia, l'amico Buffon lo incorona (ancora una volta): "Totti è nella mia top 5 degli italiani più forti. Con lui anche Pirlo, Del Piero, Baggio e Maldini". Da un monumento ad un altro, ha parlato Falcao. Il Divino ha svelato il retroscena del suo mancato approdo alla Roma da allenatore: “Quando nel 1991 allenavo la nazionale brasiliana sarei dovuto andare a Cortina d’Ampezzo dove stava il presidente Viola per parlare con lui e firmare un contratto di due anni come allenatore della Roma, ma in quel periodo lui si ammalò e morì”.
VAR - La Roma da inizio stagione non è stata coinvolta neanche in un episodio con il VAR, ma almeno in un occasione l'intervento della moviola che ha rivoluzionato il calcio italiano sarebbe stato sacrosanto. Il rigore negato a Perotti contro i nerazzurri grida ancora vendetta. Il designatore degli arbitri Rizzoli è tornato sull'episodio: "l mancato intervento del VAR in Roma-Inter? C’è un problema di comunicazione – ha detto Rizzoli a Sky Sport -. A differenza del rigore di Genoa-Juventus, in cui l’arbitro ha detto quello che ha visto e il VAR ha verificato, in Roma-Inter la comunicazione poteva essere migliorata. In quel caso il VAR avrebbe potuto dire di andarlo a rivedere e l’arbitro avrebbe potuto confermare la decisione”.
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