Da un lato nessuna replica ufficiale ad Antonio Conte, dall'altro il convinto sostegno al punto di vista espresso nei giorni scorsi da Rudi Garcia che ha chiesto a gran voce massimo impegno agli avversari della 'Vecchia Signora'. A Trigoria le dichiarazioni del tecnico della Juventus - che ha etichettato le parole del collega giallorosso come 'chiacchiere da bar provinciali'- non sono di certo passate inosservate, tuttavia la Roma preferisce evitare risposte dirette, facendo pero' notare che il discorso dell'allenatore francese non era un attacco ai bianconeri quanto piuttosto "una denuncia nei confronti di un tipo di cultura sportiva diffuso in Italia, soprattutto a livello mediatico, che non comprende".
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La Roma sceglie di non replicare a Conte e condivide le parole di Garcia
Da un lato nessuna replica ufficiale ad Antonio Conte, dall’altro il convinto sostegno al punto di vista espresso nei giorni scorsi da Rudi Garcia che ha chiesto a gran voce massimo impegno agli avversari della ‘Vecchia Signora’.
Un tecnico come Garcia, abituato alla cultura calcistica francese dove nessun rinuncia a giocare prima di scendere in campo (l'esempio evidenziato a Trigoria e' quello del piccolo Evian, capace in pochi anni di conquistare promozioni in serie fino alla Ligue1 e di centrare anche una finale di Coppa di Francia nella passata stagione eliminando nei quarti il Psg di Ibra e Ancelotti), e' infatti rimasto sconcertato dall'uscita del presidente del Livorno, Spinelli, a poche ore dalla sfida in casa della Juve ("Di Carlo lascera' fuori giocatori importanti perche' diffidati, la gara importante per noi e' la prossima col Chievo"). A Trigoria, insomma, si sottolinea che "ad essere provinciale non e' Garcia, ma l'atteggiamento di alcuni protagonisti del calcio italiano che accettano (e giustificano) passivamente una sconfitta ancor prima del fischio d'inizio".(ANSA).
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