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La Roma e le rimonte subite: un problema atavico

(di Alessio Nardo) Noi romanisti, ormai, lo sappiamo. Sull’1-0, sul 2-0 o sul 3-0 non possiamo star tranquilli. Mai. Anche se il minuto è il settantesimo, l’ottantesimo o il novantesimo.

Redazione

(di Alessio Nardo) Noi romanisti, ormai, lo sappiamo. Sull'1-0, sul 2-0 o sul 3-0 non possiamo star tranquilli. Mai. Anche se il minuto è il settantesimo, l'ottantesimo o il novantesimo. E' la nostra storia recente a dircelo, e sarebbe il caso di abituarsi (definitivamente) a tenere i piedi per terra. Le rimonte subite iniziano ad esser troppe. Dal 2005, primo anno di Spalletti a Roma, la lista è lunga e variegata.Cambiano i giocatori, gli allenatori e i presidenti, ma resta il guaio atavico di una squadra fragile nel dna, femmina, incapace di reggere psicologicamente la tensione e gestire una situazione favorevole. Il 2-3 contro il Bologna è solo l'ultima di una lunga serie di atroci beffe che vi andiamo ad elencare.

4 dicembre 2005, LECCE-ROMA (da 0-2 a 2-2) - La grande Roma di Spalletti deve ancora nascere, ma i piccoli difetti "mentali" vengono già alla luce. La sfida del "Via del Mare" si apre alla grande, i giallorossi (capitolini) dominano nel primo tempo e vanno sul 2-0 grazie ai gol di Cassano e Nonda. Il guizzo del carneade Cozzolino al 51' è una condanna anticipata. Di Vucinic, sei minuti più tardi, la rete del definitivo 2-2 su calcio di rigore.

15 aprile 2006, PALERMO-ROMA (da 0-3 a 3-3) - Al "Barbera", nel 2006, va in campo una Roma diversissima nei nomi, ma molto simile a quella di ieri per atteggiamento nei due tempi. Squadra spettacolare nei primi 45', in vantaggio per 3-0 col guizzo di Taddei e la doppietta di un maestoso Mancini. Al Palermo bastano due minuti, nella ripresa (50' e 52') per riaprire l'incontro: segnano Di Michele e Barone. Dello stesso Barone al 79' il definitivo pareggio.

26 agosto 2006, INTER-ROMA (da 0-3 a 4-3) - Sfida indimenticabile. Gara unica di Supercoppa Italiana, a San Siro va in scena una Roma stratosferica, che per quarantacinque minuti domina e insegna calcio all'Inter di Mancini. E' tutto facile per i giallorossi, a segno con Mancini (13') e Aquilani (25' e 34'). Al 44' accorcia Vieira, di testa, casualmente. Emerge la paura e la luce romanista si spegne. Segnano Crespo al 65' e di nuovo Vieira al 74'. Nei tempi supplementari Figo, su punizione, regala il trofeo ai nerazzurri.

4 novembre 2007, EMPOLI-ROMA (da 0-2 a 2-2) - Terzo anno di gestione spallettiana. La Roma, ben più forte e matura rispetto alle due precedenti stagioni, non perde il vizietto di scherzare col fuoco e farsi rimontare. Ad Empoli i giallorossi dominano in lungo e in largo, portandosi sul 2-0 (Giuly al 13' e Brighi al 32'). Vucinic e soci sprecano più volte la chance del tris, e Vannucchi al 67' riapre il match con un missile da fuori area. Nel finale, al 90', Giovinco su punizione impallina Doni.

1 marzo 2009, INTER-ROMA (da 1-3 a 3-3) - Ancora Inter, ancora San Siro. La Roma gioca una partita splendida dinanzi ai nerazzurri di Mourinho. De Rossi e Riise segnano nel primo tempo, Balotelli accorcia, un contropiede letale porta Brighi al 57' a siglare il 3-1. Stavolta è decisivo il disastroso operato dell'arbitro Rizzoli, che al 63' concede un rigore inesistente all'Inter (trasformato da Balotelli). Di Crespo il definitivo 3-3 al 79'.

20 agosto 2009, KOSICE-ROMA (da 1-3 a 3-3) - Anche in piena estate, nei preliminari d'Europa League e contro avversari modestissimi, la Roma non disdegna qualche figura barbina. In Slovacchia, con il modestissimo Kosice, i giallorossi si complicano la vita nell'andata dei playoff europei. Il gol iniziale di Milinkovic viene rimontato dalla doppietta di Totti (38' e 67') e dall'acuto di Ménez (52'). Si scatena tal Jan Novak, a segno al 71' su rigore e al 79'. Difesa romanista in bambola.

6 gennaio 2010, CAGLIARI-ROMA (da 0-2 a 2-2) - Il principale protagonista delle "rimonte sciagurate" è il povero Claudio Ranieri, vittima di una delle più grottesche domeniche calcistiche della nostra storia. L'epifania 2010 coincide con l'ostica trasferta di Cagliari, ben gestita da una Roma in netto recupero dopo un duro avvio in campionato. Segnano Pizarro (53') e Perrotta (66'), al 90' il risultato è consolidato. Al 91' va in gol Diego Lopez, al 94' pareggia la maledizione in persona: Daniele Conti.

28 febbraio 2010, NAPOLI-ROMA (da 0-2 a 2-2) - La squadra di Ranieri, in piena rimonta sull'Inter, fatica al San Paolo contro un Napoli agli albori dell'era Mazzarri. Nonostante ciò, Julio Baptista (60') e Vucinic (66') lanciano la Roma verso un'importante e prestigiosa vittoria. Il sussulto di Denis al 76' riscalda la platea partenopea e mette i brividi agli ospiti. Nel finale, Rizzoli (ancora lui) fischia un dubbio rigore per presunto fallo di mano in area di Mexés. Dal dischetto non fallisce Hamsik.

19 settembre 2010, ROMA-BOLOGNA (da 2-0 a 2-2) - Non solo in trasferta. Anche tra le mura amiche, la Roma assapora il gusto amaro delle rimonte subìte. E a bagnare quest'esordio, quasi per scherzo, proprio il Bologna. E anche la data più o meno coincide con quella di ieri (16 settembre). Non bastano il primo sigillo romanista di Borriello (7') e l'autorete di Rubin (60'). Un Di Vaio stratosferico (78' e 90') ammutolisce l'Olimpico ed esulta impazzito.

4 dicembre 2010, CHIEVO-ROMA (da 0-2 a 2-2) - Una farsa più che una partita. Il Bentegodi è ridotto alla stregua di un campo di patate, e Ranieri (viste le condizioni) decide di lasciare a riposto i migliori uomi offensivi, affidandosi (pensate un po') al volenteroso quanto goffo Adriano. Ci pensa Simplicio a segnare due volte, al 26' e al 44'. Nella ripresa il Chievo alza la testa. Moscardelli, con la complicità di Julio Sergio, accorcia al 61'. Nel finale, all'83', la meteora Granoche completa la rimonta.

20 febbraio 2011, GENOA-ROMA (da 0-3 a 4-3) - La gara più incredibile, assieme a Inter-Roma di Supercoppa e alla trasferta di Cagliari. Claudio Ranieri vola a Marassi non conoscendo il suo prossimo destino. E' una partita convincente dei giallorossi, avanti nel primo tempo con Mexés (6') e Burdisso (16'). Totti fa tris al 51', ma l'incubo deve ancora iniziare. Segna Palacio (52'), accorcia Paloschi (68'), pareggia Palacio (74'), sorpassa Paloschi (85'). E' una disfatta epica. A fine gara Ranieri rassegna le dimissioni e lascia il posto a Montella.

27 febbraio 2011, ROMA-PARMA (da 2-0 a 2-2) - E per l'Aeroplanino l'esordio casalingo (dopo il promettente 1-0 di Bologna) non è dei migliori. All'Olimpico l'avvio contro il Parma è positivo. Totti è infallibile dagli undici metri al 19', raddoppia Juan su azione d'angolo al 37'. Qui la Roma, in pieno possesso (apparente) della gara, si conferma abilissima nel ridare vita ad ex protagonisti e calciatori derelitti. La gloria è tutta per Amauri, in gol al 74' e al 79'.

16 settembre 2012, ROMA-BOLOGNA (da 2-0 a 2-3) - Arriviamo a ieri, ultima "rimonta" della serie. L'Olimpico è il solito meraviglioso contenitore di passione, pronto a trascinare la Roma di Zeman al primo trionfo interno del campionato. Il vantaggio di Florenzi (6') e la prodezza di Lamela (16') sembrano l'ideale prosecuzione della notte di San Siro. Il Bologna, però, ha sette vite e reagisce nel secondo tempo. Gilardino e Diamanti (72' e 73) confezionano il 2-2 in un minuto, al 91' è di nuovo Gilardino ad approfittare della carambola tra Stekelenburg e Burdisso, depositando in rete il pallone del successo. Ennesima brutta pagina dell'infinito libro delle beffe.