Duchamp nel periodo delle Avanguardie introdusse nel mondo dell’arte il concetto di “ready-made” che stravolse la disciplina facendola passare dal pratico al concettuale. Il “pronto all’uso” non vale però per il calcio, o meglio non per la Roma, una società che paga 94 milioni di stipendi (monte ingaggi della serie A) ma è settima in classifica. E se la Fiorentina vincesse sarebbe ottava…
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La Roma di Mou settima in classifica. Ma gli ingaggi sono da Champions
I giallorossi attualmente sono quarti per monte stipendi in serie A ma fermi a 40 punti
La spesa vale l’impresa?
Un progetto triennale, quello dei Friedkin, che stona però, per investimenti e prestazioni viste in campo, con le abitudini dello Special One. Il monte ingaggi complessivo della serie A, pur avendo subito un drastico ridimensionamento nel post Covid, è comunque molto alto, dietro solo a quello del duo Liga e Premier League. La Roma, in questa classifica, si guadagna un primato insieme alle big del campionato italiano come Juventus, Inter e Milan. I risultati visti, finora, non valgono quei sopracitati 94 milioni totali di spese che sborsa annualmente la società. La cifra, contestualizzata alla competizione, forse è l’unica cosa lontanamente avvicinabile al tecnico portoghese, che vede attualmente la sua squadra bloccata in settima posizione. Tra gli ingaggi più alti troviamo Abraham a 5 milioni di euro, Pellegrini che ha rinnovato da poco (a circa 4 milioni), Smalling a 3,8 con scadenza nel 2023 seguito da Spinazzola (3,5) ormai fermo ai box dall’Europeo e Mkhitaryan a 4 più bonus. Tra i più discussi, invece, c’è quello di Mancini che dovrebbe rinnovare a 3,5 e quello di Shomurodov a 2,5. E se volessimo fare un gioco tra il punteggio e i soldi spesi, vedremmo che sono ben 2,4 i milioni sborsati per ciascun punto di quei 40 che vediamo segnati in classifica.
Ingaggi low cost in serie A
In serie A comunque c’è chi è riuscito ad abbassare notevolmente la media approssimativa degli stipendi garantendo anche profili e di conseguenza numeri migliori. Uno tra gli esempi più eclatante è l’Atalanta per il tipo di investimenti che porta avanti: Malinovskyi arrivato da Gasperini nel 2019 con un quinquennale è attualmente uno dei migliori centrocampisti offensivi in campionato, guadagna circa 1,5 milioni netti. Anche Tomori del Milan, che ha un ingaggio di circa 1,4, nonostante il recente infortunio è per rendimento è il miglior difensore della serie A. Nell'Inter invece anche Skriniar fa scintille guadagnando 2,8 milioni, ingaggio notevolmente inferiore a quello del numero 23 giallorosso. Non fa eccezione il Napoli, che, pur avendo un monte stipendi inferiore a quello della Roma (circa 60 milioni netti) si ritrova a 14 giornate dalla fine del campionato a lottare per conquistare il titolo e lo fa con giocatori come Anguissa che percepisce 1,7 milioni netti a stagione e Ruiz a 1,5, che percepiscono meno di Cristante a quota 1,8. La conclusione? Semplice, si poteva spendere meglio. Adesso per quanto difficile, visto pure l’avvicinarsi della fine dell’annata, dovranno essere amor proprio e rendimenti a far incrementare il valore dei singoli. Come a dire: aiutati, che lo Special One ti aiuta.
Martina Stella
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