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La Roma del futuro è come un puzzle da mille pezzi

(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Agli inizi di ottobre del 1941 una parte del corpo di spedizione italiano, impegnato nella campagna di Russia, puntò dritto verso la città di Stalino – l’odierna Donestk – arrivando a conquistarne...

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(di Tommaso Gregorio Cavallaro) Agli inizi di ottobre del 1941 una parte del corpo di spedizione italiano, impegnato nella campagna di Russia, puntò dritto verso la città di Stalino – l’odierna Donestk – arrivando a conquistarne l’aeroporto.

Con l’arrivo del generale inverno, le cose cominciarono ad andare molto male per le italiche truppe, che cominciarono una lenta, eroica e inesorabile ritirata di fronte alle divisioni dell’Armata Rossa. Stamane la nient’affatto eroica compagine giallorossa ha fatto il suo comodo ritorno nella Capitale dopo la sua disastrosa – stavolta in senso sportivo – battaglia in terra d’Ucraina. A differenza, infatti, delle migliaia e migliaia di soldati che patirono fame e freddo nel loro ritorno dalle terre di Russia, i giocatori romanisti si sono fatti dolcemente cullare da un moderno aeromobile che ha effettuato il suo atterraggio sulle piste dell’aerostazione Leonardo da Vinci in Fiumicino alle ore 13,20. Molti supporter giallorossi, forse,  avrebbero preferito un rientro dei loro “beniamini” a piedi o su mezzi di fortuna.

DISASTRO UCRAINO – L’eco della sconfitta contro la banda Lucescu è ancora molto forte, anche perché le sue conseguenze peseranno sulla prossima partecipazione della Roma alle competizioni europee. De Rossi, per cui la società sta pensando a una multa molto salata, è a rischio prova televisiva dopo la gomitata ai danni di Srna – oltretutto ammonito - non vista da Webb. L’uefa stavolta non dovrebbe fare sconti a Capitan Futuro, che corre il pericolo di una squalifica tra le tre e le cinque giornate. Stesso discorso per Mexès, che però sarà squalificato per una sola giornata a causa del rosso rimediato nella partita contro lo Shakhtar. Non dovrebbe essere un problema che riguarderà la Roma, visto che il “Rugantino in salsa transalpina” quasi sicuramente saluterà l’Urbe a fine stagione. Unica nota lieta della serata sulle rive del Don è stato l’esordio del baby Gianluca Caprari, il cui agente, Davide Lippi, ha rilasciato alla nostra redazione un’intervista in cui esprime tutta la sua felicità e orgoglio per il debutto in Champions del ragazzo. Capari, che sempre ai nostri microfoni, si è detto: “Felice per il mio debutto, ma triste per il risultato della Roma”. A Star is born….maybe.

IN VISTA DEL DERBY – Subito dopo essere atterrati, i giocatori della Roma sono stati portati al Centro Tecnico Fulvio Bernardini, dove nel pomeriggio hanno effettuato una seduta d’allenamento. Scarico in palestra per chi ha giocato (?) ieri sera, mentre il resto della squadra – a parte Totti, il cui esilio deve finire, e Cassetti – hanno lavorato normalmente. Sul campo d’allenamento erano presenti anche Mexès e Taddei, che ieri non hanno disputato l’intera partita; ovviamente per diversi motivi. Da valutare le condizioni di Cassetti. Il terzino destro giallorosso, uscito anzitempo durante il match di venerdì scorso contro il Lecce, sembra però sulla via del pieno recupero e dovrebbe essere della partita nel derby di domenica prossima. Stracittadina che sta preparando anche la Lazio in quel di Formello. I “cugini” si sono allenati stamane agli ordini di Reja, che spera vivamente di recuperare gli acciaccati Lichsteiner e Dias. Tutti e due, comunque, vengono dati sulla via del completo recupero. Di Derby ha parlato il presidente Lotito che non si fida della controparte romanista: “Non credo che la Roma sia in crisi. Sarà un match particolare, come tutti i derby”.

ADDII E POSSIBILI ARRIVI – Oggi è stata anche la giornata di un addio. Adriano, infatti, è passato a Trigoria per prendere le sue cose e salutare i compagni. Si è chiusa in questo modo la non esaltante – per usare un eufemismo – esperienza romana dell’ex centravanti della nazionale brasiliana, che ha dichiarato nel corso di un’intervista a Sky: “di aver rinunciato a molti soldi, ma sono felice perché tornerò in Brasile.” Tranquillo Adriano, anche il popolo romanista è felice del tuo ritorno in patria.

Nella prossima stagione potrebbe , invece, entrare a far parte della famiglia giallorossa Salvatore Sirigu. Il portiere rosanero è in rotta con il club, che non sembra essere disposto a rinnovargli al rialzo il contratto. È molto probabile, quindi, che lasci la capitale della Trinacria e la Roma – con notevoli  risorse in più grazie alla nuova proprietà a Stelle e Strisce – ci starebbe facendo più di un pensierino, anche perché non c’è più molta fiducia negli attuali “goalkeepers”. L’agente del portiere sardo, Carlo Pallavicino, ha lasciato più di una porta aperta sulla riuscita di questa trattativa: “Roma sarebbe una destinazione molto gradita a Salvatore.” Della serie: chi vivrà, vedrà.