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La Roma ci crede. Tutti uniti per la Champions

(di Mirko Porcari) – Un lunedì all’insegna della celebrazione per i tifosi della Roma: all’immensità di Francesco Totti fa da sfondo il quinto derby consecutivo vinto dai giallorossi, piccola soddisfazione...

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(di Mirko Porcari) - Un lunedì all'insegna della celebrazione per i tifosi della Roma: all'immensità di Francesco Totti fa da sfondo il quinto derby consecutivo vinto dai giallorossi, piccola soddisfazione "momentanea" se si ricordano i propositi di inizio stagione.

La corsa al quarto posto è aperta, archiviata la stracittadina c'è da pensare subito alla difficile trasferta di Firenze.

TOTTI - L'uomo dei sogni è lui. Per chi se ne fosse dimenticato ( parecchia gente se si vanno a vedere i commenti del recente passato) basta guardare alla partita di ieri per rendersi conto della grandezza del numero 10. "E' stato il derby dei sogni" le parole del capitano, tra una dedica e l'altra, sono il segno tangibile di una voglia di stupire mai persa. La gioia dei tifosi, l'abbraccio immaginario di un Olimpico che gli ha tributato applausi e cori, una giornata speciale per tornare a sentirsi più che mai il simbolo di una Roma che vuole ritrovare risultati e convinzione. Da chi lo ha scoperto (Carletto Mazzone, ai nostri microfoni, non ha voluto far mancare l'apporto al suo pupillo)  a chi lo ha sempre amato, è unanime il giudizio sul giocatore, autore di una gara di grandissimo spessore tecnico e tattico: sfogliando la margherita degli elogi, non si può fare a meno di osservare l'ampio spazio che il fuoriclasse di Porta Metronia ha trovato nelle prime pagine dei quotidiani questa mattina, titoli che sottolineano i meriti nella vittoria di ieri e si proiettano verso il futuro ed i record che Totti potrà ancora polverizzare. Francesco c'è, come prima e più di prima...

 

LAZIO - Se la Roma ride, i cugini biancocelesti non sanno cosa sia meglio fare: piangere, recriminare o semplicemente farsene una ragione. Lotito dissotterra l'ascia di guerra, giurando ricorsi ed appelli per il futuristico laser che avrebbe disturbato Muslera al momento del primo gol di Totti: è comprensibile la delusione di chi, impotente, ha assistito all'ennesima debacle della propria squadra, ma è almeno paradossale trovare scuse assurde tralasciando il verdetto del campo...La pressione intorno alla compagine biancocelsete, chiamata ad un riscatto dopo la striscia negativa nei confronti contro i giallorossi, ha tirato un brutto scherzo ai protagonisti in campo, offrendo il peggio di quello che può dare una carica agonistica distorta: stendendo un velo pietoso sul gesto inqualificabile di Matuzalem ai danni di Totti (niente prova tv, il giudice sportivo non ha ritenuto la "tacchettata" volontaria) la follia degli ultimi minuti ha praticamente decimato la Lazio per le prossime gare, chiamando fuori i vari Radu, Ledesma e Lichtsteiner, fermati da squalifiche più o meno lunghe. Chissà se anche la Procura Federale verrà tacciata di "parzialità", così come fatto nei confronti di Tagliavento...

 

PROPOSITI - Nuova linfa e buoni propositi, la vittoria nel derby è anche questo: dopo domeniche dai musi lunghi, per i calciatori giallorossi è arrivata l'ora di riscoprirsi ottimisti. "Dobbiamo andare a Firenze per vincere" non si nasconde Nicolas Burdisso: la buona prova di ieri ha rinvigorito il difensore argentino ben consapevole della necessità di dare seguito e continuità al bel momento romanista. Anche Juan, dopo prestazioni altalenanti, ha ritrovato una condizione accettabile, addirittura sfiorando il gol alla fine del primo tempo: "Abbiamo vinto una gara fondamentale, adesso vogliamo il quarto posto". Minimo, come obiettivo, ma pur sempre una posizione di prestigio. Decisivo, a modo suo, Fabio Simplicio: entrato a metà del secondo tempo, il brasiliano a dimostrato di avere grande feeling con la stracittadina, procurandosi il rigore del 2-0 e rimediando una testata da Radu. "Vincere un derby è sempre bello, dobbiamo credere al quarto posto perchè possiamo farcela" le sue parole, guardando alla sfida di domenica contro i viola. La cura Montella, dunque, ha rivitalizzato la squadra ogni oltre previsione: se si esclude la battuta a vuoto di Donetsk la Roma, sotto la guida dell'aereoplanino, ha raccolto 13 punti in 4 partite di campionato, una mini-serie positiva che fa ben sperare per la parte conclusiva della stagione. E' lecito interrogarsi sulla natura di questo cambiamento (calciatori, ne sapete qualcosa?), in attesa di avere risposte concrete si sommano i rimpianti per una Serie A in cui la Roma avrebbe potuto dire la sua a ben altri livelli...

 

USA - E' sinonimo di futuro: il derby di ieri è stato l'ultimo della famiglia Sensi, molto belle sono state le dediche di Francesco Totti e degli altri protagonisti verso una proprietà che si appresta a cedere il passo alla cordata statunitense guidata da Thomas DiBenedetto ("Grande vittoria, Totti è uno che fa la differenza" le dichiarazioni a caldo dello zio Tom dopo aver assistito alla manita di stampo romanista). La dead line fissata per il 17 marzo ( ultimo giorno del periodo concordato con la banca per il dialogo in esclusiva) non verrà rispettata, lo slittamento, fanno sapere, è dovuto al fisiologico svolgimento di una trattativa estremamente complessa: tutto rimandato alla prossima settimana, quando il magnate americano potrebbe sbarcare nella capitale per ultimare i passaggi finali di un iter intrapreso ormai diverse settimane fa. "La nuova proprietà vuole allestire una Roma competitiva e forte che possa dire la sua su tutti i fronti" parole e musica di Gianpaolo Montali, simbolo e mediatore nel raccordo tra la banca ed i nuovi padroni: aspettando le mosse ufficiali, continuano ad imperversare le voci sul nuovo organico e sulla nuova gestione tecnica, spaziando tra possibili addii ( dopo l'infinita vicenda di Philippe Mexes, ecco riproporsi prepotentemente le candidature straniere per Daniele De Rossi e Mirko Vucinic, entrambi cercati dalle maggiori big europee, mentre ci sarà da chiarire la posizione di Julio Sergio, scivolato ai margini della prima squadra) e clamorose ipotesi ( le recenti affermazioni di Ancelotti, per cui "il futuro è Londra, a Roma non penso" hanno raffreddato la pista che porterebbe all'ex tecnico del Milan, portando alla ribalta la meno credibile figura di Roberto Mancini...) non c'è niente di concreto. Speranze a parte, ovviamente...