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La Roma al fianco di Blue Girl, la tifosa iraniana morta per aver provato a entrare in uno stadio

Il 12 marzo scorso Sahar Khodayari si è travestita da uomo per assistere dal vivo a una partita del suo Esteghal. Una volta scoperta, è stata condannata a sei mesi di reclusione. Per protestare contro la sentenza, la ragazza 29enne si è data fuoco

Redazione

Il mondo del calcio è in lutto per la morte di Sahar Khodayari. Lo scorso 12 marzo, la donna iraniana aveva provato a entrare allo stadio per tifare dal vivo l'Esteghal - la squadra del cuore della tifosa 29enne - travestendosi da uomo. In Iran, infatti, le donne non possono partecipare a eventi sportivi dal 1981. A tradirla, però, è stata una foto inviata alla sorella: una volta scoperta, le autorità l'hanno fermata e arrestata, condannandola a sei mesi di reclusione per oltraggio al pudore. Per protestare contro la decisione, la ragazza - soprannominata 'Blue Girl' - si era data fuoco davanti al tribunale di Teheran, e oggi è morta in seguito alle gravi ustione riportate.

"La Roma è giallorossa, ma oggi il nostro cuore sanguina di blu per Sahar Khodayari - scrive la Roma sul suo profilo Twitter in lingua inglese - Questo bellissimo gioco è fatto per unirci, non per dividerci, ecco perché abbiamo creato l'account 'AS Roma Persian' lo scorso anno. È ora che tutti in Iran siano liberi di godersi le partite di calcio insieme. Riposa in pace Blue Girl". Per l'occasione, la Roma ha anche pubblicato il suo stemma trasformando il rosso in blu in onore della ragazza.