La partita di Bove, dalla tv. Sognando il ritorno

Ogni pallone che gli scorre davanti è dolore e speranza, sogno e incubo, illusione e consapevolezza. Se poi a rincorrere quel pallone ci sono 22 compagni, 11 di viola e 11 di giallorosso vestiti allora beh, la ferita frizza se possibile un po’ di più. E chissà. Magari è per questo che Edoardo ha preferito non essere al Franchi, per quella che era, è e sarà per sempre la sua partita. La guarderà in tv, come fa tutte le volte che scendono in campo Roma e Fiorentina. Per lui adesso, si tratta di rinascere ancora: tornare a giocare. Un cammino lungo e complicatissimo, fatto di visite, controlli, pareri. L'obiettivo - scrive 'Il Corriere Fiorentino' - è ricevere tutte le rassicurazioni possibili e, soprattutto, le garanzie per non mettere a rischio la propria vita. Se tutto andrà per il meglio tra non molto riceverà l’ok per giocare in quei paesi dove i regolamenti (Germania e Inghilterra per esempio) glielo permetterebbero. Proprio per questo (il non aver ancora completato quello che è un vero e proprio percorso riabilitativo) in estate non ha avuto possibilità o offerte concrete. In futuro, magari a gennaio, chissà. Nel frattempo incontra ragazzi, si allena nella palestra allestita in casa, partecipa e promuove corsi di primo soccorso.