(di Mirko Porcari) - "Stiamo lavorando per portare alla Roma tre o quattro giocatori nuovi". Segnali che si trasformano in certezze: a dieci giorni dall'inizio ufficiale della nuova stagione (il 18 agosto contro lo Slovan Bratislava nei preliminari di Europa League) Walter Sabatini e Luis Enrique condividono il coro di necessità per una squadra da rinforzare.
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La nuova Roma guarda al Brasile. E continua l'attacco a Totti
(di Mirko Porcari) – “Stiamo lavorando per portare alla Roma tre o quattro giocatori nuovi”. Segnali che si trasformano in certezze: a dieci giorni dall’inizio ufficiale della nuova stagione (il 18 agosto contro lo Slovan...
Obiettivi più o meno dichiarati e inevitabili sorprese, nei prossimi giorni la società lavorerà su più fronti per consegnare al tecnico asturiano una rosa che possa essere competitiva su tutti i fronti.
BRASIL - Dopo l'intenso "flirt" con l'Argentina, capace di portare in giallorosso gente come Lamela e Heinze, l'attenzione si sposta verso la fiorente scuola dei "cugini" brasiliani: Sabatini, nel corso dei numerosi viaggi oltre oceano, ha avuto modo di visionare alcuni dei migliori elementi in circolazione nel panorama verdeoro. Raffreddata la pista che portava al promettente difensore Rafael Toloi, nell'ordine sono spuntati i più disparati accostamenti verso talenti e talentini dai nomi esotici: c'è stata una scrematura, è ovvio, ed a venti giorni dalla fine del mercato il diesse giallorosso prova a concentrare tutte le forze verso i calciatori considerati più affidabili. In cima alla lista dei desideri c’è Casemiro del San Paolo: sul giovane centrocampista si muovono in contemporanea diverse squadre europee, se dovesse partire in questa sessione di mercato l’asta è praticamente assicurata con base stabilita a 10 milioni di Euro. Sabatini lavora ai fianchi della società brasiliana, una delle difficoltà maggiori è data dalla complessità degli interessi che ruotano intorno al calciatore. Sono diverse le alternative, a cominciare dal connazionale Fernando: in Portogallo sono sicuri. “il polpo” lascerà il Porto per accasarsi alla Roma o al Chelsea. La rottura con la società biancoceleste potrebbe favorire l’inserimento dei giallorossi, dato per scontato l’assenso del centrocampista ci sono da valutare tutti gli aspetti relativi al costo del cartellino, non meno di 15 milioni, ed alla concorrenza di Villas Boas e dei petroldollari della società di Abramovich. Sempre dal Sudamerica proviene il possibile erede di Mirko Vucinic: il pressing sul Villareal per Nilmar dura ormai da diversi giorni, (“parte per un’offerta irrinunciabile” ha dichiarato il tecnico degli spagnoli) Sabatini e company si sono resi conto della difficoltà nel trattare con una compagine come quella dei canarini, ferma sempre su posizioni oltranziste riguardo il prezzo dell’attaccante. Le cifre ballano intorno ai 20 milioni, la Roma ha alzato l’offerta da 14 a 16, la “dead line” per l’affare è stata virtualmente fissata prima dei preliminari di Champions League, si dovrà ponderare se arricchire ulteriormente il budget per l’ingaggio o se virare su altri attaccanti.
ALTRI – Non mancano di certo dei nomi di “scorta”: Abel Hernandez del Palermo solletica da sempre la fantasia di Sabatini (anche se c’è chi è pronto a scommettere per un rilancio al Genoa, obiettivo Rodrigo Palacio), per certi versi la trattativa con Zamparini potrebbe rivelarsi più semplice rispetto a quelle con i presidenti esteri. Il patron rossonero ha fissato il prezzo, 15 milioni che però la Roma potrebbe raggiungere grazie a prestiti (Okaka, per esempio) e bonus ad obiettivi, una formula tanto in voga in questa estate di calciomercato. Dalla Spagna continuano a circolare le voci che vorrebbero Gonzalo Higuain nel mirino di Luis Enrique: nonostante le smentite di rito, le indiscrezioni si basano sull’intercessione di Franco Baldini e sui buoni rapporti che continua a tenere con la dirigenza madridista. Anche qui non si scherza con il cartellino: oltre i venti milioni la valutazione del Real, una cifra troppo lontana dalla portata romanista e dai parametri stabiliti dalla nuova dirigenza.
Per la difesa resta d’attualità la candidatura di Simon Kjaer: il Wolfsburg si è ammorbidito, l’ormai settimanale lavoro di Sabatini potrebbe sfociare in un accordo entro la fine del calciomercato, ci sono ancora da limare alcuni dettagli relativi alla modalità di ingaggio (la Roma vorrebbe il prestito oneroso, i tedeschi cercano di spuntare una cifra vicina agli 8 milioni per ammortizzare parte dell’esborso di due anni fa al Palermo) ma tutto fa pensare che il matrimonio in giallorosso sia un’ipotesi molto concreta. Torna in auge il nome di Rolando del Porto, per bocca del suo procuratore si stanno muovendo concretamente sia la Roma che la Juventus in un derby di mercato che “si risolverà entro la fine della sessione estiva”. Da registrare i rumors che continuano ad arrivare dal Portogallo che vedono Fredy Guarin vicino ai giallorossi: il colombiano, una delle rivelazioni dell’ultima Coppa America, piace parecchio ma – discorso analogo a quello del suo compagno di squadra Fernando – le pretendenti sono tante, sinonimo inequivocabile di un valore che è destinato a lievitare.
TOTTI - "E' pigro, per questo non lo facevo giocare". E' la frase più gettonata dell'estate, poche parole per cancellare una carriera da campione. Dopo Baldini è il turno di Claudio Ranieri, una notizia che in giornata ha fatto il giro della Capitale, riscontrando pochi assensi ed una solidarietà unica nei confronti del capitano. Nel tardo pomeriggio, però, l'ex tecnico giallorosso si è affrettato a smentire tali dichiarazioni, ridimensionandone la portata ed il senso, resta l'interrogativo leggittimo sul perchè di un reiterato e forzato attacco al simbolo della Roma in un'estate che potrebbe simboleggiare la rinascita capitolina.
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