(di Mirko Porcari) - Primo squillo della Roma in campionato: la vittoria di ieri sera a Parma ha restituito un po’ di fiducia a ambiente e squadra,
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La nuova Roma: fiducia per il futuro e voglia di vincere
(di Mirko Porcari) – Primo squillo della Roma in campionato: la vittoria di ieri sera a Parma ha restituito un po’ di fiducia a ambiente e squadra,
adesso tutta l’attenzione è catalizzata verso il delicato impegno di sabato contro l’Atalanta, la vera rivelazione di questo primo scorcio di stagione.
“VITTORIA” – Visibilmente soddisfatto, Luis Enrique ha voluto subito immergersi nella realtà della prossima sfida: i tre punti in terra emiliana hanno dato un po’ di respiro al tecnico, finito sotto il fuoco incrociato delle critiche nella settimana dopo il mezzo passo falso interno contro il Siena. “Sono contento per come la squadra ha interpretato la gara, il Parma è un avversario difficile e adesso dobbiamo subito pensare a prendere i tre punti all’Olimpico”. Rotto il ghiaccio, l’asturiano comincia a prenderci gusto: si fa presto ad abituarsi ai successi, soprattutto se la classifica è corta come quella di quest’anno, dove la Serie A sembra aspettare una vera protagonista.
Archiviata la prima di tre partite fondamentali (sentite Reja: “la mancata vittoria all’Olimpico contro il Palermo? Per vincere in casa aspettiamo la Roma…”), all’orizzonte c’è l’Atalanta di Colantuono ( non è mancata la battuta dell’ex giallorosso Matteo Brighi che ha promesso “se segno, esulto”), una squadra partita con un gap di 6 punti colmato grazie a prestazioni tutto cuore e intensità: “La Roma è una squadra fortissima, per fare bene dovremo sfoderare una grande prestazione, scendendo in campo con umiltà” esorcizza così la paura dell’Olimpico il tecnico degli orobici, ben consapevole di quanto i giallorossi vogliano conquistare punti importanti anche in casa propria, mostrando ulteriori progressi dopo la nottata parmense.
FIDUCIA – C’è chi la chiede a gran voce, chi invece la reclama senza forzare troppo la mano: Pablo Osvaldo ( a proposito, il compagno Josè Angel non ha voluto far mancare i propri complimenti via internet), dopo il gol vittoria del Tardini si è voluto togliere “qualche sassolino”, sfoderando la sicurezza di chi ha l’animo impermeabile alle critiche e alle voci esterne. “Non mi importa se si dice che il mio cartellino sia stato pagato troppo, quello che conta sono i fatti e i gol”. Nonostante lo scetticismo, si cominciano ad intravedere sprazzi del calciatore rimpianto dall’Espanyol: senso del gol, movimenti abbastanza fluidi e una tecnica d’alta scuola. Inutile scomodare paragoni troppo pesanti, la mitraglia mostrata come esultanza dopo la rete ha riproposto immagini di altri tempi, il consiglio per tutti è aspettare. Ancora molto, per la verità.
Chi ha rivisto la luce dopo un inizio in chiaro-scuro è Aleandro Rosi: impegno, concentrazione e piede “caldo”, tutti ingredienti che gli hanno permesso di ben figurare nella partita di ieri. “Merita più fiducia” ha sentenziato il suo procuratore, la sensazione è che, se continuerà con questo spirito di applicazione, Luis Enrique ne farà uno dei protagonisti della stagione, magari continuando sulla "strada della semplificazione" intrapresa contro i gialloblù.
FUTURO – E’ sempre più Francesco Totti: alla soglia dei 35 anni, il capitano giallorosso ha applaudito virtualmente la sua Roma, mettendo in guardia l’Atalanta. “Quella di ieri è stato un successo importante che ci permette di acquisire maggiore fiducia in noi stessi. La prossima sarà con l’Atalanta, rispettiamo i nerazzurri, ma vogliamo assolutamente una vittoria”. A poche ore dal suo compleanno iniziano a moltiplicarsi gli auguri sinceri, inviati da chi ha il numero 10 nel cuore: il Ct della nazionale, Cesare Prandelli, ha rinunciato a malincuore alla classe e alla tecnica di Totti ma non ha voluto far mancare il suo pensiero. “Può essere da esempio per i giovani, tanti auguri”. A fargli eco personaggi come Mazzone e Giannini, tutti esponenti della romanità e, in misura diversa, parti integranti della pluriennale carriera del calciatore più forte di tutti i tempo.
Domani, inoltre, ci sarà il formale passaggio di consegne tra Roberto Cappelli (“essere a capo della Roma è stato un onore, contento di averla lasciata con una vittoria”) e Thomas DiBenedetto: il nuovo presidente sarà lo statunitense, l’ultimo passo verso la conclusione ufficiale di un processo durato più di un anno.
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