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La Nike da un’anticipazione della nuova maglia. Ag. Benatia: “Parole strumentalizzate”

(di Marco Cruciani) Chiusa ufficialmente la stagione con la tournée americana (la squadra è sbarcata oggi a Fiumicino da Orlando, via Francoforte), e in attesa del primo passo nella nuova con la presentazione delle divise Nike (domani alle 19 in...

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(di Marco Cruciani) Chiusa ufficialmente la stagione con la tournée americana (la squadra è sbarcata oggi a Fiumicino da Orlando, via Francoforte), e in attesa del primo passo nella nuova con la presentazione delle divise Nike (domani alle 19 in un evento privato), a Roma continua a tenere banco il mercato, con il caso Benatia in continua evoluzione. Ma andiamo per ordine.

Domani sera sarà svelata finalmente la nuova maglia targata Nike, che verrà presentata in Piazza Ragusa in un evento che si svolgerà in forma privata e non sarà aperto al pubblico. Prenderà quindi ufficialmente avvio il legame tra il marchio più famoso del mondo e la società capitolina per un accordo che durerà dieci anni. Intanto, per aumentare la curiosità e l’attesa dell’evento, oggi la Nike ha dedicato la Home Page del suo sito alla Roma. Nella pagina appariva l’immagine di Gervinho con indosso la nuova maglia giallorossa firmata con il baffo più famoso al mondo. Si tratta ovviamente di un fotomontaggio ma l’azienda americana sul proprio sito ha voluto così anticipare quello che verrà svelato nella festa di domani dove accederanno pochi intimi. I tifosi potranno, invece, iniziare ad acquistare la nuova divisa dal prossimo 6 giugno.

MERCATO - La parola d’ordine in casa Roma è “abbassare il monte ingaggi”. Il club nella prossima stagione taglierà i costi delle figure considerate esterne al progetto risparmiando circa 25 milioni di euro lordi. Sono i soldi messi a bilancio in questa stagione per gli stipendi di tanti che lasceranno Trigoria: Borriello, Zeman (sotto contratto fino al 30 giugno), Taddei, Bastos e Toloi. Ma anche Burdisso, ceduto a gennaio al Genoa, e Marquinho, che non rientra nei piani di mister Garcia. A questo vanno sommate le riduzioni dei contratti di Maicon (da 3,3 a 1,6 milioni netti) e Totti. In tutto, circa 25 milioni lordi, appunto.

Parte di questi, però, la Roma li sta già utilizzando per gli adeguamenti contrattuali di Pjanic, Castan (che verrà ufficializzato a giorni) e Gervinho (anche lui imminente, anche se ancora da definire). Dopo i Mondiali potrebbe essere il turno di Destro e Florenzi, mentre la società ha proposto un adeguamento a Benatia, che però ha rispedito al mittente l’0fferta. Proprio questo rimane il caso più spinoso di questo inizio di mercato. Dopo le dichiarazioni rilasciate dal marocchino in Portogallo durante il ritiro con la sua nazionale, che sono arrivate come un fulmine a ciel sereno, oggi il suo procuratore Moussa Sissoko ha provato a mettere una pezza.

Precisiamo che non ha detto di voler andar via. Mehdi si è limitato a domanda precisa sulla Roma e il suo contratto di rispondere che gli è stata fatta un’offerta ed è stata rifiutata. E allora? Non c’è niente di male, è solo la verità. Ma questo non vuol dire che se ne andrà anche perché, faccio presente, è la Roma la titolare del cartellino del giocatore ed è il club a decidere.

Le sue dichiarazioni riguardo i grandi Club hanno dato fastidio? Anche qui si è strumentalizzato tutto. Mehdi non ha detto che sogna di andare al Barcellona, al Bayern o al Manchester City. E’ chiaro che l’interesse di questi club lo lusinga e questo mi sembra una cosa normale. Da questa intervista sono stati alimentati degli equivoci”.

Fatto sta che le ultime indiscrezione dicono che Benatia piace, e non poco, al Manchester City, che sarebbe l’unica squadra realmente intenzionata a prelevare il giocatore. Quattro milioni di sterline lordi proposti al numero 17 giallorosso, circa una trentina di milioni sul piatto per la Roma. Se fossero veramente queste le condizioni dell’affare non ci si impiegherebbe molto a trovare un accordo, ma da Trigoria giurano che offerte ufficiali non sono arrivate. Il club ha tutt’altre intenzioni. L’idea dei dirigenti è quella di far rispettare il contratto che scade nel 2018, firmato solo dodici mesi fa. In settimana il ds Sabatini potrebbe incontrare Sissoko per provare a risolvere la questione.

In caso di partenza la Roma non si farà trovare impreparata, ma fino a che non si avrà un quadro più chiaro su Benatia difficilmente arriveranno centrali. Davide Astori, forse l’unico contattato nel ruolo, potrebbe essere preso solo per sostituire Toloi che, a quelle cifre, si parla di 5.5 milioni, non verrà riscattato. Questa mattina la redazione di Forzaroma.info ha contattato Stephen Kelly, agente di Neven Subotic, centrale del Borussia Dortmund classe ’88 che ha una valutazione intorno ai 20 milioni. Nonostante il centrale rispecchia l’identikit ricercato dalla società, visto anche l’ingaggio di circa due milioni, Kelly ha chiuso la porta a un suo possibile trasferimento a Roma.

“Ho sentito qualcosa riguardo ad un interesse della Roma per Subotic ma, francamente, non ho avuto contatti con nessuno del club capitolino. Al momento Neven sta benissimo al Borussia e sono da escludere al cento per cento movimenti per questa estate. Fa comunque piacere essere accostati ad un club in crescita come quello romanista, il prossimo anno farà sicuramente bene in Serie A ed anche in Champions League, ma Neven non andrà alla Roma”.

Prosegue,invece, il lavoro sotto traccia per portare Debuchy. Il terzino piace a Garcia, ma il Newcastle chiede 10 milioni, richiesta ritenuta eccessiva.

PJANIC INTERVISTATO A SKY SPORT - A poche settimane dall’inizio dei Mondiali in Brasile, Miralem Pjanic sta vivendo sogno ad occhi aperti. La sua nazionale, la Bosnia, è l’unica squadra esordiente del prossimo mondiale. Il fantasista, nell’intervista rilasciata a Sky Sport, ha parlato dell’orgoglio che prova nel partecipare a un torneo cosi importante e del suo futuro alla Roma.

La Bosnia ha avuto momenti difficili e la gente ha avuto poco da sorridere, penso che noi gli abbiamo ridato il sorriso e per noi è molto importante. La Bosnia non ha mai giocato un Mondiale o un Europeo: siamo molto felici per noi e il paese. Per quello dico che al mondiale daremo molta gioia in più. Siamo l’unico Paese che fa il mondiale per la prima volta: abbiamo una bella squadra e nelle ultime qualificazioni siamo prima usciti col Portogallo, però miglioriamo sempre. Adesso era la volta buona e ci siamo qualificati. Puntiamo al secondo posto nel gruppo: l’Argentina è la favorita nel girone ma noi non lasceremo nulla agli altri e proveremo anche con l’Argentina di fare una bella gara. L’obiettivo sono gli ottavi.”

Futuro con la Roma? “E’ una bellissima esperienza per me, prima di arrivare non conoscevo nulla: dove si situava, come erano i tifosi, la serie A. Quando sono arrivato ho visto tutto sempre più positivo, c’era sempre qualcosa di nuovo. Quando ho scelto la Roma c’era il mister Luis Enrique e tutta la società che mi voleva. Ho sentito la fiducia e oggi mi trovo benissimo. Ho prolungato perchè il progetto è molto grande: con questa squadra possiamo puntare sempre più in alto”.

ZANZI E BALDISSONI INTERVISTATI IN AMERICA - Il Direttore Generale Mauro Baldissoni ed il Global CEO Italo Zanzi sono stati intervistati dal portale americano nbcsports.com. Gli argomenti toccati sono stati diversi: si va degli obiettivi futuri del club, alle ambizioni dei giallorossi di tornare ad essere i migliori in Italia. Visto il contesto non potevano mancare domande riguardanti il livello del calcio americano, lontano ancora anni luce dall'agonismo e dalla spettacolarità che caratterizza il calcio europeo.

A parte le ultime tre stagioni, la Roma ha sempre giocato la Champions League. Pensiamo che la Roma deve essere una squadra da Champions League. Siamo riusciti a far tornare il club in alto in campionato in Italia e pensiamo che saremo in grado di competere a livello europeo. La proprietà americana- prosegue il Dg Baldissoni- ha rilevato il club in condizioni finanziarie non brillante. Stiamo cercando di completare l’inversione di tendenza, investendo in nuovi giocatori e nuovi talenti. Grazie alla competenza e al valore del team di gestione, pensiamo di aver completato la missione di riportare la squadra di Champions League”.

Poi è la volta di Zanzi: “L’obiettivo è quello di essere i migliori del mondo. Siamo molto fortunati, ma anche attenti, di avere quella che riteniamo essere la migliore squadra manageriale nel calcio e che ha dimostrato la sua capacità nel trovare talenti speciale a condizioni vantaggiose. Quando si arriva in un nuovo ambiente, in un nuovo paese bisogna essere attenti alla sensibilità. Quello che abbiamo trovato era sicuramente la tifoseria più appassionata nel mondo che in realtà vuole solo vincere. Quando ci si concentra sulle basi, vincendo sul campo e fuori dal campo, è più facile guadagnare la fiducia della gente. Siamo molto consapevoli di dover essere sempre rispettosi.

Non abbiamo mai detto che il modo americano è il modo migliore di fare le cose o che il modo italiano è un brutto modo. Al contrario, vogliamo solo essere i migliori. In realtà per chi è nato e cresciuto a Roma, una città unica con una storia di migliaia di anni, naturalmente c’era un certo scetticismo nei confronti del nuovo proprietario proveniente dall’estero. C’era da aspettarselo ed è una reazione naturale. Si è rivelato essere un modo per aumentare le aspettative. Fortunatamente, pensiamo di aver soddisfatto le aspettativa ormai. Stiamo progettando di fare sempre meglio ogni giorno”. Il Ceo della Roma, che in America gioca in casa, dedica la chiusura dedica la chiusura a un ex giocatore della Roma, Micheal Bradley, che in patria è considerato un idolo.

Michael è stato un grande calciatore e uno splendido professionista. Non c’era l’intenzione di lasciarlo andare, ma voleva tornare di nuovo negli Stati Uniti. Siamo stati felici di averlo avuto come giocatore. Michael è un professionista consumato e un giocatore che qualsiasi squadra o allenatore o proprietà vorrebbe avere. Ha avuto un’esperienza molto positiva a Roma e abbiamo trovato una situazione che ha soddisfatto tutti con il Toronto. Posso dire solo cose positive su Michael."

STOP ALLE COMPROPRIETA’ – Il calcio Italiano cambia. Una delle peculiarità che caratterizza il calciomercato della Serie A, è la comproprietà. Una forma di affare che consente l’acquisto della metà del cartellino di un calciatore. Questo meccanismo comprende, nel caso in cui si tratti di “comproprietà libera”, la discussione dell’accordo entro i termini stabiliti fino ad arrivare all’eventualità delle busta, in mancanza di esso. Bene da oggi non sarà più cosi, la forma di acquisto in compartecipazione è stata abolita. In una nota uscita nel pomeriggio si legge che “Il Consiglio federale della Figc ha abrogato l’istituto delle compartecipazioni dei calciatori. Dalla prossima finestra di mercato, quindi, le società non potranno più acquistare giocatori in comproprietà.”

Il presidente della Federcalcio Giancarlo Abete ha spiegato: “Resta la possibilità di rinnovare per un anno quelle ancora in essere , ma si tratta di una norma transitoria, l’istituto viene meno fino ad esaurimento”.