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La doppia Roma di Garcia

Sabatini consegna al tecnico una rosa completa per provare a vincere. Attacco trasformato, difesa da costruire, solo il centrocampo non cambia

Redazione

"La Roma si è rifatta il look dalla testa, quella di Dzeko sopra Chiellini, alla punta delle mani, più che dei piedi, visto che l’intervento di Szczesny con il guantone destro ha tolto dalla porta il tentativo di beffa di Bonucci.

"Tra le due estremità c’è una squadra formata da novità e conferme, poi ce n’è un’altra che ora siede in panchina, ma vanta il numero uno dell’anno scorso e l’attacco costruito per essere titolare prima di infortuni e ripensamenti. C’è, in pratica, una doppia Roma che nei suoi 22 conta riserve come Iturbe, Totti e Gervinho, il tridente schierato con la Fiorentina alla prima giornata di un anno fa. Insieme, poi, hanno giocato appena quattro partite dal 1’, perché gli infortuni hanno cambiato le carte in tavola e Ljajic si è messo a segnare più degli altri attaccanti, guadagnandosi una maglia a discapito o del pupillo di Garcia o di quello di Sabatini.

"Entrambi sul mercato all’inizio della sessione estiva, sono rimasti nella capitale con colpi di scena per certi versi clamorosi, visto che l’ivoriano aveva caricato le valigie prima di andare in vacanza e invece è tornato a svuotarle a Roma e l’argentino è stato blindato in diretta tv dal diesse giallorosso con scuse annesse al club di Preziosi perché l’accordo già era stato trovato.

"La Roma ci guadagna due buone riserve per la formazione B, quella in cui si trova per tutt’altro motivo Totti. Il capitano, che a fine mese compirà 39 anni, ha accettato di mettersi da parte con l'arrivo di un top player qual è Dzeko, titolare due volte su due in questo campionato. Con il bosniaco nel terzetto offensivo della squadra - sulla carta - migliore ci sono gli altri due volti nuovi Iago Falque e Salah.

"Solo il centrocampo della passata stagione è stato confermato in blocco, anche se c’è stato bisogno (e probabilmente ce ne sarà ancora) di arretrare De Rossi in difesa contro la Juventus, lasciando a Keita la cabina di regia tra Pjanic (il sostituto ideale è Uçan) e Nainggolan (l’alternativa è Vainqueur).

"Quando sarà pronto Rudiger, Garcia potrebbe decidere di lanciarlo assieme a Manolas. Parte dietro, ad oggi, Castan. Gyomber è stato preso per fare il quarto centrale e non si è inserito ancora a sufficienza per tornare utile. Fanno parte della seconda Roma anche Maicon, che è indietro di condizione, e Torosidis, la riserva che fa gruppo e non si lamenta mai. Già da due anni. Il nuovo acquisto Emerson Palmieri, esterno sinistro, è una scommessa in prestito tutta da verificare.

"Diversa la storia di Ponce, sbarcato in Italia in anticipo rispetto alla strategia iniziale e ritenuto subito all’altezza della prima squadra dalla dirigenza, nonostante i 18 anni d’età. Nella doppia Roma non c’è spazio per lui, ma stare dietro a Dzeko e Totti non dev’essere tanto male per un ragazzino candidato titolare per un’altra Roma ancora: quella del futuro.

"(E. Menghi)