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Konsel: “Pau Lopez? La Roma è in buone mani. Contro il Wolfsberger partita facile per i giallorossi”

LaPresse

L'ex portiere giallorosso aggiunge: "Sono stato il precursore dei portieri che giocano come libero aggiunto"

Redazione

Michael Konsel, ex portiere della Roma dal 1997 al 1999, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport nel contenitore pomeridiano 1927 On Air a poche ore dal match tra i giallorossi e il Wolfsberger, valido per il gruppo J di Europa League. Queste le sue parole:

“Quello con la Roma è stato un amore a prima vista. Furono due anni eccezionali, anche ora quando torno nella capitale sono felicissimo di incontrare i tifosi giallorossi, per me Roma è una seconda casa. Con il Rapid Vienna siamo andati in finale di Coppa delle Coppe, abbiamo fatto grandi stagioni, giocammo anche in Champions League; poi ci fu il trasferimento alla Roma, agevolato anche dalla legge Bosman. Ricordo che Zeman mi scelse perchè giocavo fuori dalla porta, quasi da libero, giocavo molto bene con i piedi, perchè da giovanissimo iniziai come attaccante. In Serie A c’erano dei campioni incredibili, non ho mai avuto paura di giocare contro nessuno. Mi sono allenato con Totti, Cafu, Candela, dei fuoriclasse assoluti. Fui un precursore di una nuova scuola dei portieri, che amano giocare fuori dai pali da libero aggiunto.

Pau Lopez? E’ un portiere completo, con grandi qualità, la Roma è in buone mani. Sicuramente la partita di questa sera sarà diversa rispetto a quella d’andata: è cambiato l’allenatore del Wolfbserger, sono un po’ in crisi, credo che sarà una partita facile per la Roma. Il Salisburgo è un’ottima formazione, hanno un centravanti fortissimo come Haland, è una squadra che darà filo da torcere a tutti in Europa League. Fonseca? Il suo modo di giocare mi piace tantissimo, ha un’idea di calcio importante, sono convinto che farà molto bene a Roma. Oggi faccio il telecronista, scrivo anche su un quotidiano austriaco, è difficile dare giudizi, prima ero calciatore, oggi sono un giornalista e capisco la difficoltà nel giudicare chi gioca a calcio ad alti livelli”.