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Kolarov: “Fatto il nostro dovere. Lo scudetto? Ci spero, ma pensiamo una partita alla volta”

Le parole del terzino giallorosso al termine del match vinto dalla Roma sul Torino per 1 a 0

Redazione

Al termine del match vinto dalla Roma sul Torino per 1 a 0, è intervenuto ai microfoni dei giornalisti il terzino giallorosso Kolarov.

KOLAROV A PREMIUM

E' una Roma da scudetto?

Basta parlare di queste cose, scudetto o no abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Ora due partite in casa, dobbiamo fare 2 vittorie.

11 vittorie consecutive.

Inter e Napoli stanno facendo benissimo, dobbiamo pensare partita dopo partita e raccogliere i 3 punti.

Ormai sei un leader.

Io faccio sempre il massimo, i ragazzi mi hanno accolto bene. Non è importante chi segna, io ho quasi 32 anni e voglio vincere.

Potete vincere qualcosa?

Non importa in questo momento del campionato, ci spero ma non mi voglio illudere pensando allo scudetto ora. Siamo solo a ottobre, è ancora lunghissima.

KOLAROV A SKY SPORT

Kolarov alla Mihajlovic?

Sì mi piacerebbe, è sempre stato il mio idolo dalla Stella Rossa e ci tenevo a far gol con lui. Sono contento soprattutto per la vittoria.

Cosa significano questi tre punti?

E' una prova di continuità, abbiamo fatto una bella partita a Londra che dovevamo vincere. Era difficile giocare dopo 3-4 giorni a Torino e siamo contenti. Abbiamo sofferto un po', non abbiamo giocato benissimo ma l'importante è aver vinto.

Eravate stanchi?

Ci sta, il Torino viene da due risultati negativi e ci teneva tanto a vincere. Nel calcio ci sono anche gli avversari e noi avevamo gicoato 3 giorni fa, sono contento che abbiamo dato un segnale di continuità.

Avete lanciato un segnale alle altre: la Roma c'è!

C'era anche prima e ci sarà tra 10 giornate. Sappiamo di essere una squadra forte ma nel calcio bisogna vincere sempre per dimostrarlo. La stagione è lunga, noi ci impegniamo in ogni partita per vincere e vedremo dove arriveremo.

KOLAROV A ROMA TV

Pensavi di essere così decisivo quando sei arrivato?

Io cerco di fare sempre bene, faccio quello che posso per le mie qualità. Cerco di dare sempre il massimo, poi adesso faccio spesso gol. Non voglio dire le solite cose, ma devo dire che oggi era importantissimo vincere dopo la gara di Londra che meritavamo di vincere. Abbiamo accorciato la classifica.

Com'è andata con Moreno?

A volte quando bisogna vincere, bisogna lasciare i difensori centrali all'uno contro uno. Io certe volte dovevo fare pressione e l'ho lasciato da solo, ma serviva per prendere palla in alto e ripartire. Era all'esordio, ma ha fatto molto bene.

Come fai a gestirti così bene?

E' tutta questione di testa. Ci sono giocatori che hanno mezzi tecnici in più, altri in meno. Io preparo tutte le partite allo stesso modo, perché serve vincere contro tutti. Bisogna sempre restare con i piedi per terra se si vuole fare qualcosa di importanti.

L'abbraccio con Mihajlovic?

Per me è come un padre. E' stato anche mio allenatore ed è una persona a cui tengo moltissimo. Per questo l'ho abbracciato.