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Kolarov: “Domani ci chiariremo a Trigoria. Polemica col pubblico? Niente di che”

LaPresse

Le parole del terzino: "Questo è il calcio, dobbiamo andare avanti senza drammi. Adesso si vedranno gli uomini. Zitti e pedalare"

Redazione

Sconfitta e polemica. Kolarov prende tutto, compreso i tanti fischi dell'Olimpico per qualche risposta di troppo. Nel post partita il serbo ha detto la sua.

KOLAROV A SKY

Come la spieghi?

Non c'è niente da spiegare, abbiamo perso una partita che il Bologna ha meritato.

C'è da analizzare questo momento.

Non siamo partiti bene nel 2020, ma ci sono dei momenti in cui la squadra non riesce a reggere come vuole. Testa giù e pedalare, non c'è altra strada.

Qual è la tua analisi sul momento?

C'è un po' di tutto quando entri in un periodo negativo. Come più anziano del gruppo mi tengo stretto i miei amici, ora ci siamo confrontati. Dobbiamo lavorare e stare zitti per vincere le prossime. Niente drammi, siamo consapevoli che non stiamo facendo quello che dobbiamo fare ma questo è il calcio.

Ti sei attaccato con il pubblico.

No, è tranquillo. Niente.

Cosa dovevate fare e non avete fatto?

Noi cerchiamo sempre di interpretare la partita alla nostra maniera, sapevano che il Bologna stava bene ed era pericolosa in ripartenza. Non abbiamo fatto bene le pressioni, difficile poi quando retrocedi prenderli perché hanno giocatori che fanno male. Non abbiamo fatto una partita giusta, il merito va anche al Bologna che ha strameritato di vincere. Abbiamo provato qualcosa nel secondo tempo, ma non è bastato.

E' cambiato il rendimento difensivo della squadra: cosa funziona meno rispetto a prima? Coperture o movimenti preventivi, eravate un po' fermi sulla verticalizzazione. L'organizzazione difensiva è meno sicura rispetto a un paio di mesi fa.

Da inizio 2020 come minimo prendiamo 2 gol a partita. Dobbiamo difendere meglio tutti quanti, il Bologna ha giocatori che tirano dentro, dovevamo accorciarli di più. In momenti che non gira bene perdi anche lucidità su queste cose. Dobbiamo alzarci, non guardando le altre, concentrandoci sul nostro lavoro. Volevo parlare e dare una spinta alla squadra visto che sono il più anziano. Ma questo è il calcio, ora si fanno vedere gli uomini e i calciatori veri.

Preoccupante che dopo Dzeko sia proprio Kolarov il capocannoniere della Roma?

Dobbiamo creare di più, verticalizzare di più. Il mister ce lo chiede, ma ora non riusciamo a farlo. Dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare duro, pedalare e rialzarci dal punto di vista mentale.

KOLAROV IN ZONA MISTA

"Non sarei così negativo. Siamo a inizio febbraio, ci sono tante partite da giocare ed è tutto molto aperto".

Ti hanno dato fastidio i fischi dei tifosi?

No.

Ma cosa è successo?

Non ho capito, sinceramente.

Il fatto che stai parlando tu è un segnale importante.

Ho chiesto io di parlare, visto che giustamente sono il più anziano non vorrei che parlasse qualcun altro, visto che tanti sono nuovi o sono ragazzi, che magari non parlano neanche italiano. E' giusto che parli io.

La Roma è un'altra squadra rispetto al 2019.

Nel calcio ci sono i momenti negativi, ci è capitato anche l'anno scorso. Capita, non bisogna fare drammi. Non stiamo facendo bene, ma prima ci rialziamo meglio è per noi.

Come si allena la testa?

Si allena in campo.

Ci credi a un problema di testa o c'è un problema magari di tattica o altro?

Ma io non la vedo così negativa, si parla sempre di problemi, problemi, problemi... I problemi ci sono, abbiamo perso e il Bologna ha meritato. Che dobbiamo fare noi? Dobbiamo fare meglio, poi i problemi di testa ci sono anche nelle altre squadre. E' giusto prendersi le responsbilità e ammettere che loro stavano meglio in campo e volevano di più la vittoria. Ognuno gioca per vincere, ma ci sono i momenti in cui non stai benissimo e non sei molto lucido. Bisogna uscire da queste situazioni, abbiamo parlato negli spogliatoi, mi tengo stretti i miei amici e sicuramente insieme e con l'allenatore ne usciremo. Non farei drammi perché ci sono ancora 4 mesi, quindi più uniti siamo meglio è.

KOLAROV A ROMA TV

La tua analisi di questa partita?

Il Bologna ha meritato di vincere. Sono stati superiori in tutte le circostanze. Complimenti a loro.

Succedono questi momenti duri. Cosa succede e cosa si può fare per non perdere tutta la testa?

Queste cose capitano nel calcio. Meglio sempre evitarle e se capitano sarebbe bene risolvere il prima possibile. In questo momento non stiamo facendo quello che ci aspettiamo. Ci manca un po’ di tutto: consapevolezza, lucidità nelle scelte. Altra strada non esiste: domani dobbiamo andare tutti a Trigoria e affrontarci, dimenticare il prima possibile e vedere dove migliorare.

Momento particolare. Mi sembrava che erano due contro uno sulla tua fascia.

Dall’inizio quando loro avevano la palla, l’idea era di andare in pressione con il nostro trequartista, Perotti doveva andare con il giapponese io con Orsolini che quando si alzavano con i tre dietro. Quando la squadra ha fiducia si risolvono tutte le cose, ma in questo momento ci manca lucidità e le qualità degli altri vengono fuori. Dobbiamo creare di più e subiamo troppi gol, la colpa non è di un solo reparto. Dobbiamo fare tutti meglio. Durante la partita, una squadra che sta meglio come il Bologna diventa difficile da affrontare. Sicuramente dovevamo noi indirizzarla, però non siamo riusciti.

Può capitare che durante la partita si vada sotto. Ma la reazione è mancata. C’è da rivedere solo il sitema mentale o anche l’approccio tattico?

Non solo mentale. Prima del primo gol abbiamo creato due mezze occasioni quindi la squadra che non sta bene mentalmente subisce un po'. Quando si hanno questi periodi negativi è anche questione di testa. Capita a tutte le squadre, anche a noi. Noi magari la prendiamo in maniera troppo negativa e quindi siamo noi giocatori che possiamo migliorare. C’è un po’ di tutto ma non direi che è solo questione mentale.