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Kluivert: “C’è grande fiducia, possiamo arrivare anche sul gradino più alto del campionato”

LaPresse

Le parole dell'olandese: "Lo scorso anno ho dovuto ambientarmi, adesso posso fare meglio. Voglio diventare importante per questa squadra"

Redazione

Justin Kluivert non è più solo una promessa. Da quando Paulo Fonseca è alla Roma l'olandese è diventato un punto fermo del reparto avanzato e, nonostante qualche peccato di gioventù, continua a mostrare passi avanti a ogni partita. In vista della partita di Parma, in programma domenica alle 18, Kluivert ha parlato ai canali ufficiali del club. Ecco un'anticipazione della sua intervista.

Justin, mantenuta la promessa fino ad ora? Come valuta la sua stagione?

“Mi sento decisamente meglio. Ho più fiducia, sto giocando di più e la squadra sta facendo bene, vincendo. Far parte di questo gruppo mi dà una bella sensazione”.

A cosa è dovuta la sua crescita?

“Quando sono arrivato, lo scorso anno, era tutto nuovo. È necessario un tempo di adattamento per un giovane calciatore. Quest’anno invece, forte di quella esperienza, sto facendo meglio, ma ho intenzione di continuare a fare sempre di più e sempre meglio”.

Quanto la aiuta il sistema di gioco di Fonseca? Sembra più maturo anche tatticamente.

“Il sistema di gioco del mister mi aiuta molto, mi piace. Mi permette di venire dentro, di giocare da numero dieci, qualche volta allargarmi e comunque venire a prendere palla nello spazio, tra le linee. Insomma è un sistema che mi piace molto e mi si addice”.

Dopo la vittoria di Lecce, nell’intervista post partita, ha dichiarato: “Devo migliorare nelle scelte che faccio in campo”. È quello il prossimo passo da compiere dal punto di vista personale?

“Sono ancora giovane quindi posso migliorare sotto ogni punto di vista, ma riflettendoci probabilmente posso fare meglio – e sto cercando di farlo – sotto porta. Magari scegliere un angolo quando calcio anziché prediligere soltanto la potenza, è uno degli aspetti su cui sto lavorando. Nel complesso vorrei prendere delle decisioni migliori, provare essere più freddo sotto porta, più calmo e tranquillo”.

Con lei è cresciuta anche la squadra: buone prestazioni e tre vittorie di fila in campionato, che hanno permesso alla Roma di salire al terzo posto.

“Sì è bello, stiamo attraversando un buon momento. Abbiamo vinto tre partite consecutive in campionato, abbiamo lavorato duro per ottenere questo risultato. Ad inizio stagione tutti ci aspettavamo di essere nelle parti alte della classifica. Quest’anno siamo molto esigenti con noi stessi e uno nei confronti dell’altro; questo modo di agire ci permette di ottenere il massimo dalla nostra squadra. In campionato abbiamo perso soltanto una partita, e adesso dobbiamo mantenere questo livello. Siamo un gruppo molto forte, una squadra che se continuerà così, potrà togliersi delle grandi soddisfazioni”.

Mister Fonseca è riuscito a trovare soluzioni per sopperire anche alle tante assenze di questi primi mesi.

“Siamo una squadra proprio per questo motivo, la rosa è composta di 22/23 giocatori, ma la stagione è lunga e c’è bisogno di tutti. Non soltanto gli undici titolari, ma anche chi va in panchina e in tribuna, dà il suo contributo. Ed è bello perché anche chi gioca di meno sa che può entrare e decidere la partita. In questo senso c’è uno spirito di squadra molto bello e adesso che stiamo attraversando un bel momento, è davvero un piacere far parte di questa squadra. Non vediamo l’ora di giocare la prossima partita, questa è la sensazione che provo”.

A proposito di prestazione e bel gioco: il gol di Udine e il primo contro il Napoli sembrano essere il manifesto del calcio immaginato da Fonseca.

“Sì, è vero. Sono l’espressione migliore del calcio che stiamo praticando, il nostro modo di attaccare, di contrattaccare. Il gol mio contro l’Udinese ne è l’esempio. Siamo una squadra con giocatori molto rapidi, veloci, molto tecnici al centro del campo. Anche il gol di Zaniolo è stato molto bello, nasce da un’azione partita da dietro, coronata dal suo bel tiro. Abbiamo giocatori di alto calibro in squadra, possiamo toglierci delle belle soddisfazioni”.

Per toglierci delle soddisfazioni è necessario avere continuità?

“La continuità è fondamentale, tutti possono vivere un breve periodo di brillantezza ma per essere una grande squadra, per essere ricordati, per vincere qualcosa di importante, occorre mantenere questo livello a lungo e soprattutto non porsi mai dei limiti. In questo momento quello che vedo e sento nella squadra è questa convinzione, nella nostra testa sappiamo di poter arrivare in alto. Perché no, anche sul gradino più alto. È una sensazione che avverto netta. A volte, nelle squadre riesci a sentire se c’è questa fiducia in sé stessi oppure no, e mi sembra in questo momento la squadra stia vivendo proprio questo. Se si crede in qualcosa, tutto è possibile”.

Domenica trasferta a Parma, una gara importante per continuare la strada intrapresa. Che partita si aspetta?

“Sarà una partita difficile contro il Parma, è una bella squadra, basti vedere gli ottimi risultati che hanno ottenuto contro le grandi squadre, hanno davvero fatto molto bene. Ho visto un po’ la partita contro la Fiorentina, ci sono dei giocatori molto agili, gli attaccanti sono davvero velocissimi. È una squadra che segna con facilità, ma nel complesso è proprio la Serie A ad essere così. Ogni partita è una finale ed è questo che lo rende speciale. Mi aspetto, quindi, una bella partita che vogliamo assolutamente vincere e ci proveremo fino in fondo”.

Sarà un turno di campionato importante anche per ciò che succede fuori dal campo. Si tornerà a giocare in Serie A dopo il brutto episodio di Verona, con i buu razzisti indirizzati a Balotelli da parte di alcuni tifosi del Verona.

“È davvero un peccato che in questo momento in Italia si parli un po’ troppo spesso di questi episodi che si stanno ripetendo. È qualcosa di inaccettabile. Un conto è la rivalità sportiva, calcistica, tra opposte tifoserie. Altro è rivolgere offese razziali ad un avversario. È inaccettabile e per certi versi anche stupido, probabilmente chi lo fa non si rende conto di come venga percepito l’insulto dalla persona che ne diviene oggetto. La speranza è che tutti insieme possiamo fermare e sradicare questa piaga”.

Quali sono i suoi obiettivi per questa stagione?

“Voglio diventare importante per questa squadra. L’obiettivo di tutti è vincere questa partita; al momento occupiamo il terzo posto, è molto bello, ma le rivali che ci inseguono sono davvero molto vicine… per noi sarà un’altra finale. Dovremo aiutarci come abbiamo fatto finora, ma io ho molta fiducia in questa squadra”.