(Corriere dello Sport - P.Torri) Sì, no, forse, chissà. In sintesi: Simon Kjaer e la trattativa che avrebbe dovuto portarlo a vestire la maglia giallorossa.
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Kjaer alla Roma è un romanzo
(Corriere dello Sport – P.Torri) Sì, no, forse, chissà. In sintesi: Simon Kjaer e la trattativa che avrebbe dovuto portarlo a vestire la maglia giallorossa.
Tutto c’è meno che chiarezza. Con un rimbalzo di accuse, il Wolfsburg che garantisce come non ci sia stato gioco delle tre carte a proposito dei contratti, il procuratore del difensore danese che fa trapelare che ci sarebbe pronta un’altra squadra a prendere il suo assistito, la Roma che ribadisce, con fermezza, come la parola obbligatorio abbinata a diritto di riscatto, sia comparsa dal nulla nell’ultima stesura del contratto spediata via fax a Trigoria. Il risultato è che si sta sfiorando il ridicolo.
APERTURA -Eravamo rimasti, sabato pomeriggio, con Kjaer costretto a imbarcarsi sul primo volo utile per la Germania. Il giorno precedente aveva sostenutole visite mediche per la Roma, rilasciando anche alcune dichiarazioni da giocatore giallorosso felice,of course,di poter cominciare una nuova avventura nel nostro campionato. Tutto azzerato dalla parola obbligatorio abbinata al diritto di riscatto. Ieri sulla questione qualcuno è intervenuto. In Germania e a Trigoria. Parole, da entrambi i fronti, che potrebbero lasciar pensare a una riapertura della questione. A riaprire la questione è stato l’allenatore del Wolfsburg, Felix Magath:«C’è stato qualche problema nella trattativa, ma la questione è ancora aperta ». Parole che in qualche misura hanno trovato riscontro a Trigoria dove, sulla questione, è intervenuto l’amministratore delegato Claudio Fenucci, rilasciando alcune dichiarazioni all’agenzia Adnkronos:«Per Simon Kjaer avevamo un accordo con il Wolfsburg per il prestito con diritto di riscatto. Poi, però, lecondizioni sono cambiate e abbiamo ritenuto opportuno non procedere alla ratifica dell’accordo. Detto questo, aggiungo che il nostro direttore sportivo ritiene Kjaer un giocatore valido e, dunque, se il club tedesco tornerà alle nostre condizioni contrattuali, siamo disponibili a portare avanti e chiudere la trattativa».
CHIUSURA -Dunque, tutto riaperto? Non è detto perché alcune fonti molto, ma molto vicine alla dirigenza e all’allenatore del Wolfsburg, ieri facevano sapere di ritenere ormai chiusa la questione. Anche se c’è da aggiungere che Magath non ne ne vuole più sapere del danese, la rottura tra le parti appare senza ritorno. Ma poi c’è un’altra domanda da farsi: la Roma, dopo la clamorosa eliminazione nel playoff di Europa League, è ancora intenzionata, anche per una questione numerica della rosa, a prendere il danese?
SANTON -Semmai il club giallorosso in questo momento sembra pensare di più alla possibilità di acquisire un esterno basso, meglio ancora se in grado di giocare sia a destra che a sinistra. Che è poi l’identikit di Davide Santon, l’ancora giovane difensore dell’Inter che pare non convincere più la dirigenza nerazzurra e che di fatto è sul mercato. Di sicuro, giovedì scorso, c’è stato un contatto tra Sabatini e il procuratore di Santon, Renzo Contratto, in cui il ds romanista ha chiesto la disponibilità a un trasferimento a Trigoria. Disponibilità che c’è sicuramente, ma che la Roma potrebbe soddisfare solo se Moratti accettasse l’ipotesi di un trasferimento in prestito con diritto di riscatto. Sull’obbligatorio rimandiamo alla questione Kjaer. Ma in questo caso potrebbe essere anche ininfluente l’obbligatorio, visto che sul giocatore c’è, forte, il Newcastle deciso a prendere il giocatore.
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