Fu una delle colonne portanti del Barcellona ‘illegale’ di Guardiola, oltre a uno dei leader dello spogliatoio e di tutta la tifoseria. E non è un caso che Sabatini lo abbia voluto alla Roma, nonostante l’età avanzata. Seydou Keita quest’oggi ritroverà il suo Camp Nou, i suoi tifosi – ancora oggi è uno dei giocatori più ammirati dai supporters catalani –; un salto indietro nel tempo a quei quattro anni vissuti con la maglia blaugrana che gli hanno permesso di vincere la bellezza di quattordici trofei.
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Keita torna a casa per una notte, ma da avversario del suo Barcellona
Quattordici trofei in quattro anni con la maglia blaugrana. Il maliano ritorna al Camp Nou da avversario, ma con i ricordi di tante vittorie e grandi emozioni
Approda al Barça nel 2008, dal Siviglia, per 14 milioni di euro e con una clausola rescissoria da capogiro, 90 milioni. Da lì fino al 2012 una serie di trionfi senza soluzione di continuità: vince tre campionati spagnoli, due coppe di Spagna, quattro Supercoppe nazionali, due Champions League, due Supercoppe europee e un mondiale per club. Emozioni che non potranno mai essere dimenticate, sentimenti per una squadra a cui sarà legato per sempre.
119 presenze, 16 gol con la maglia del club catalano, e perno fondamentale del tiki taka di un Guardiola che lo ammira molto, non solo per le sue doti calcistiche ma anche per quelle umane: “Keita è una di quelle persone che danno dignità al mestiere di allenatore. Incontrarlo e lavorarci insieme è una delle cose migliori che mi siano capitate. Lui e Mascherano sono due delle mie bamboline preferite, non me li toccate…”
Seydou avrà dunque la possibilità quest’oggi di riabbracciare i suoi vecchi compagni con i quali ha vissuto numerosi momenti di gloria. Iniesta, Dani Alves, Piquè, Leo Messi, tutti gli riserveranno un saluto speciale all'ingresso in campo.
Lasciare il Barcellona nel 2012 è stato difficile, ma sentiva che la sua esperienza in Spagna per il momento era terminata. Parte del suo cuore è rimasto lì, una parte adesso è alla Roma, con la quale giocherà questa sera una delle partite più emozionanti della sua vita. Già nel 2014 avrebbe potuto giocare questo match amarcord contro la sua ex squadra, ma - reduce dall'esperienza cinese - la firma con il Valencia arrivò solo poche ore prima del fischio d'inizio rendendo impossibile la sua discesa in campo. Un appuntamento però solo rimandato.
Ma dopo la partita di questa sera, per Leita giungerà anche il momento di richiudere l'album dei ricordi e di tornare nella sua attuale (e amata) casa, perché la Roma e i suoi tifosi un giocatore del genere possono permettersi di lasciarlo andare soltanto in quei minuti di gloria che tutto il Camp Nou gli riserverà questa notte.
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