Sono passati 13 giorni dall'arrivo di Ivan Juric a Trigoria, in una giornata che per i romanisti è stata più caotica della Presa della Bastiglia. Poco, troppo poco per giudicare il suo operato e per decidere se il cambio in panchina sia stato positivo o meno - e se lo sarà nel lungo periodo - ma quel che è certo è che Juric ha già cambiato la Roma. Fin da subito si è parlato di pressing, intensità, riconquista alta, ma nessuno si aspettava di vedere ciò che per ora è una caratteristica distintiva della Roma: il possesso palla.
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Juric, da heavy metal a tiki taka: la sua Roma sta dominando il possesso palla
L'interrogativo di Ivan Juric
—Costruire dal basso, sfruttando una rosa che soprattutto nel reparto arretrato ha piedi più raffinati della media (partendo anche da Svilar), o lanciare lungo per superare il pressing? Contro Udinese e Bilbao si sono intravisti concetti abbastanza simili, con una Roma che soprattutto nel primo tempo ha dominato per intensità - con gegenpressing e seconde palle vinte - ma il problema più grande sembra essere uno: il ritmo non è sostenibile per tutti i 90 minuti. Anche Juric ha voluto precisare che il suo gioco non è dispendioso, ma la realtà sembra un'altra. Nel primo tempo dominato contro l'Athletic, la Roma ha toccato il 76% di possesso palla, con 17 palloni recuperati - figli di una riconquista che ha sorpreso anche una delle migliori squadre spagnole - mentre nel secondo è sceso al 42%, con una squadra che ha esaurito le energie e concesso molti metri. Nei primi 45 minuti i giallorossi hanno creato 2 big chances mentre nei secondi solamente 1, e il Bilbao è arrivato nell'ultimo terzo di campo 20 volte rispetto alle 38 della seconda frazione. Trend che si è ripetuto anche contro Udinese e Venezia (anche se la differenza è stata meno significativa).
La Roma nei primi tempi delle ultime tre gare ha superato il 71% di possesso palla medio e ha completato 577,3 passaggi in media nei 90 minuti, numero che posizionerebbe i giallorossi dietro solamente a Bayern Monaco e PSG in tutta Europa per passaggi realizzati in media. Statistiche assurde se pensiamo al 51,7% di possesso palla con cui il Torino di Juric ha chiuso la scorsa stagione. Semplici residui DeRossiani o il croato sta davvero modificando la sua idea di calcio?
Un aggiornamento necessario
—Certo, è difficile mettere le mani su una squadra che soprattutto nei singoli era stata costruita per giocare palla a terra e per vie centrali, e proprio per questo è possibile che un leggero aggiornamento alla versione "Roma" del software di Juric sia stato già installato. Nelle prossime partite vedremo se la Roma continuerà a dominare il possesso o l'approccio strettamente pragmatico del croato prenderà il sopravvento. Se è vero - citando il grande "Barone" Niels Liedholm - che "se la palla l'abbiamo noi, gli altri non possono segnare", tutto dipende da come utilizzi il possesso, non quanto ne fai: movimenti senza palla, triangolazioni e ritmo alto, tutti ingredienti che separano una squadra piatta, prevedibile e inefficace da una che può mettere in difficoltà anche le migliori squadre d'Europa.
Federico Liuti
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