(di Tommaso Gregorio Cavallaro)La Roma di Montella sembra aver spiegato definitivamente le ali, almeno per quanto riguarda il campionato. 10 punti in quattro partite hanno riportato i giallorossi in piena lotta per la qualificazione alla prossima Champions League
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Julio Sergio nessuna polemica, ma a fine stagione vuole chiarezza sul suo futuro
(di Tommaso Gregorio Cavallaro) La Roma di Montella sembra aver spiegato definitivamente le ali, almeno per quanto riguarda il campionato. 10 punti in quattro partite hanno riportato i giallorossi in piena lotta per la qualificazione alla prossima...
, che ormai dista solo quattro punti. La squadra sembra aver ritrovato, se non il bel gioco dei tempi d’oro, almeno la fiducia nei propri mezzi e quella compattezza necessaria per vincere le partite. I giocatori, tutti compresi, indicano in Montella il principale artefice di questa rinascita, grazie sia alla sua disponibilità al dialogo che alla sue scelte sul modulo e giocatori da schierare. Partendo, ad esempio, dal portiere. Il neo tecnico romanista è stato chiarissimo da questo punto di vista: “Gioca Doni perché lo ritengo complessivamente più forte”.L’ex numero 12 della Selecào, quindi, è tornato a essere il titolare inamovibile della porta romanista, con buona pace di Julio Sergio che è stato il numero uno dell’era ranieriana.
L’ex “miglior terzo portiere del mondo”, come fu definito a suo tempo da Spalletti, non ha rilasciato nessuna dichiarazione polemica né ha protestato per questo suo declassamento, ma ha continuato ad allenarsi con la stessa voglia e abnegazione di prima. Inizia a porsi però delle domande sul suo futuro, perché è ormai tornato a pensare da “numero uno” e l’idea di vestire nuovamente i panni del “numero 12” non gli garberebbe molto. Secondo quanto risulta a ForzaRoma.info da fonti vicine all’entourage del giocatore, Julio Sergio aspetterà fine stagione e poi andrà a parlare con la nuova dirigenza per capire quali sarà il suo ruolo nella prossima stagione. Se dovessero essere confermate le attuali gerarchie o se fosse preso un estremo difensore di livello, il calciatore potrebbe prendere in considerazione l’idea di andare via anche perché le offerte sia in Italia che all’estero non gli mancano.
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