Julio Baptista, ex attaccante della Roma, è tornato a parlare della sua avventura in giallorosso ai microfoni di Fanpage.

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Julio Baptista torna sul “vattene via” in telecronaca: “Non merita il mio rispetto”
Ricordi la prima chiamata della Roma? Chi o cosa ti convinse? "L’allenatore mi voleva, ma soprattutto c’erano tanti brasiliani, anche di nazionale, che mi chiamavano continuamente per convincermi. Alla fine andai e fui molto felice: lì rafforzai anche il rapporto con mia moglie."
Rovesciata col Torino o derby con assist di Totti: quale scegli? "Sono entrambi gol importanti, ma sceglierei quello contro la Lazio per il peso e l’importanza della partita."
Non hai avuto un buon rapporto con Ranieri: cosa gli diresti oggi? "Ranieri è stato comunque un allenatore da cui ho imparato: era molto esigente e aveva un altro tipo di leadership."
Hai detto: “A Roma mi sono sentito tradito”. Cosa avresti voluto fare o dire? "Il calcio cambia molto e a volte le cose non vanno come vorresti, ma questo non significa che il mio periodo lì non sia stato bello."
Parma-Roma, quel “vattene via” in telecronaca: quanto ti ferì? Hai voltato pagina? "Credo ci fosse una campagna perché me ne andassi: dopo Totti ero il secondo o terzo con lo stipendio più alto, e non giocando questo creava pressioni. L’ho gestita bene: queste cose ti fanno crescere."
Hai mai parlato con quel telecronista, avete chiarito? "Perché mai!? Nel mondo c’è sempre gente cattiva, in ogni settore della vita, e la cosa peggiore per loro è quando non gli dai importanza. Io ho sempre detto che la critica fa parte del gioco: puoi giocare male, puoi avere una giornata storta, e va bene così. Ma quando qualcuno critica solo per ferire, allora non merita il mio rispetto."
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