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Jedvaj e i suoi antenati

(di Alessio Nardo) Tin Jedvaj assapora le sue prime ore in giallorosso. 17 anni, il 18° da compiere il 28 novembre. Poco più di un bimbo,

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(di Alessio Nardo) Tin Jedvaj assapora le sue prime ore in giallorosso. 17 anni, il 18° da compiere il 28 novembre. Poco più di un bimbo, sul quale Walter Sabatini ha voluto scommettere. Cinque milioni di euro, un prezzo notevole per un calciatore così giovane. Scommessa? Certezza? Il campo emetterà il giudizio, unico ed insindacabile. Per ora, il fanciullo Tin si porta dietro 13 presenze ed un gol nel campionato croato, con la gloriosa maglia della Dinamo Zagabria.

Storia, emozioni, rimpianti. Jedvaj è il settimo calciatore romanista a provenire dai paesi dell'ex Jugoslavia. Il primo in assoluto fu proprio un croato, naturalizzato italiano: Mario Bussich, nato a Spalato il 5 settembre del 1898. Portiere d'origine divenuto successivamente attaccante, Bussich fece parte della prima Roma di sempre (fu lui il primo acquisto della storia, proveniente dalla Triestina) vestendo la maglia giallorossa dal 1927 al 1929. 29 presenze e 9 gol al suo attivo, con tanto di Coppa Coni alzata al cielo nel 1928. Circa vent'anni dopo, nel 1949, toccò ad Aleksandar Arangelovic, nato a Crna Trava (Serbia) il 18 dicembre 1920. Di ruolo attaccante, giocò 20 partite segnando 11 gol in una Roma disastrosa (17° in classifica), guidata in panchina da Fulvio Bernardini. Dopo una sola stagione, l'ex Stella Rossa lasciò la Capitale per trasferirsi al Novara.

Ci avviciniamo ai giorni nostri ed estraiamo dal cilindro un nome imponente: Sinisa Mihajlovic, romanista per due sole stagioni (dal 1992 al 1994). Sessantanove gare disputate e sette reti (una in campionato, una in Coppa Uefa e cinque in Coppa Italia), prima di salutare Roma e prendersi enormi soddisfazioni con le maglie di Sampdoria, Lazio ed Inter. Ancor più disastrosa l'avventura giallorossa di Ivan Tomic, playmaker di centrocampo prelevato da Franco Sensi nell'estate del 1998. Lento, inadeguato ai ritmi del calcio italiano, rimase sotto contratto sino al 2002, raggranellando appena 15 presenze in campionato. Ben più recenti le avventure del montenegrino Mirko Vucinic (lo slavo più vincente in casa Roma, con due Coppe Italia ed una Supercoppa Italiana conquistate sotto la gestione Spalletti) e del bosniaco Miralem Pjanic, attuale compagno di Jedvaj. Ora tocca a lui, al fanciullo biondo di Zagabria. Buona fortuna di cuore.