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Iturbe: “Penso sempre al gol che ho fatto alla Lazio. E’ unico!”

L'attaccante argentino ha aggiunto: "Lo dedico ai miei compagni che mi sono sempre stati vicino. E anche ai tifosi che sono sempre stati con noi"

Redazione

L'esterno argentino, Juan Manuel Iturbe, autore del gol che ha aperto le danze nel derby contro la Lazio, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica Roma Radio. Ecco le sue parole:

La regia fa ascoltare il gol del vantaggio contro la Lazio raccontato da Alessandro Paglia su Roma Radio....

Che effetto ti ha fatto sentire il racconto del tuo gol? Quante volte è stato detto il tuo nome? Indovina...

Venti volte

Sono state 16...Come stai?

Bene, ancora ho questa gioia. Più che altro perché adesso siamo in Champions. Siamo tutti felici, è la cosa più importante per me e i miei compagni.

Ci ripensi al gol?

Ci penso sempre. Lo guardo sempre perchè è stata una cosa unica. Segnare al derby non capita sempre, davvero. Questo gol è stato bellissimo, più che altro perchè è stato contro la Lazio. Una cosa da non dimenticare mai.

Te la sei vista brutta nell’esultanza?

Si, anche sul ginocchio. Sono scivolato per terra dopo il gol.

Ne è valsa la pena?

Si.

Ti do 15 gol e mi ridai il gol del derby?

No, mi tengo il gol del derby.

Una dedica per questo gol…

Penso che, come ho sempre detto, le critiche ci stanno sempre. Dedico la vittoria ai miei compagni, anche loro hanno sofferto per questa stagione. Dedico il gol ai tifosi che sono sempre stati con noi. E' bello che loro stanno sempre con noi, noi entriamo ogni volta in campo per vincere le partite, anche se a volte non ci riusciamo. Noi calciatori diamo sempre tutto per vincere, e questa vittoria è per loro e per noi.

De Rossi ha preso le tue parti nel post-partita del derby....

Lui capisce di più (ride). Daniele insieme a Totti è uno di quelli che parlano di più negli spogliatoi. E’ uno che ha sofferto per le cose che dicono in questa città. Lui sa com'è questa città, lo capisce. Anche lui ha esultato tanto in campo. Per lui è stata una gioia immensa, unica. Per Daniele, Totti e Florenzi sono partite diverse rispetto a tutti gli altri contro la Lazio.

Che stagione è stata per te?

Appena arrivato ho iniziato facendo bene, anche con il gol al CSKA e alla Juve. Avevo iniziato bene. Poi sono arrivati gli infortuni, e mi hanno fatto male. Il problema al ginocchio e alla caviglia sono importanti per un giocatore perchè sono da tenere forte. Poi tornando è stato un ‘casino’. Giocavamo male, e io non riuscivo nemmeno a fare un passaggio o un tiro in porta. Ma io ho sempre lavorato per fare ancora bene, non ho mai mollato. L'ultima partita contro la Lazio è arrivata per tutto il lavoro che ho fatto.

Sei uno che non si è mai tirato indietro. Da quando sei in Italia sei preso di mira dagli avversari…

E’ normale. Da quando gioco a calcio prendo le botte. Qui in Italia ancora di più, ma va bene, fa parte del calcio.

Squadra di calcetto: chi peschi tra i tuoi compagni?

In porta Lobont, i due difensori Mapou ed Astori, e poi De Rossi e Paredes.

Dopo il gol bell’abbraccio con Paredes.

Mi ha sempre parlato. E’ ancora piccolo, ma sempre mi ha dato sostegno. Stiamo insieme in camera. In queste due settimane mi diceva che il derby sarebbe stata la mia partita. Il giorno del derby mi ha detto ‘oggi fai gol, e poi andiamo a festeggiare’…e quando ho segnato il gol ho pensato a lui e alle cose che mi aveva detto in settimana.

E il prossimo anno?

Dovremo lavorare ancora di più. Mi aspetto una bella stagione, sappiamo che la Roma deve stare sempre su in alto perchè la Roma è una squadra forte. Lavorerò ancora di più per fare quello che non ho potuto fare quest'anno.

Ancora in Champions League?

E’ buono giocare la Champions, ci sono le squadre più forti in Europa. E' sempre bello giocare una competizione del genere.

Questa estate che farai?

Dovrò correre un po', lavorerò per tornare al meglio. La cosa più importante è che vedrò la mia famiglia che mi manca tanto, questa è la cosa più importante.

Nainggolan?

E’ scarso (ride)

Tempo fa hai detto che eri una pippa. E adesso?

Ancora di più una pippa adesso (ride)

Sei entrato nella storia della Roma e dei derby..

Il derby è già dimenticato per me, devo guardare avanti e continuare a fare bene, come ho sempre detto.