Walter Sabatini non è nuovo a colpacci di questo calibro. Non è nuovo a movimenti di mercato di queste proporzioni, a danno delle dirette rivali. Fuori dal campo, lontani dalla Serie A, nel cuore del calciomercato, Sabatini porta avanti le sue battaglie e le vince. Portando a casa, a Roma, il risultato massimo. Lasciando gli altri smarriti nel vortice delle trattative che solo lui conclude. Alla lista degli uomini che ha portato a Roma, battendo la concorrenza di altre big italiane, si è aggiunto un altro nome.
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Iturbe: Mi manda Toni. A Verona scommettono: “Fra due anni vale 50 milioni”
Roma ha vinto. Altra battaglia di mercato conclusa: Juan Manuel Iturbe. Ecco chi è l'ala che farà volare l'attacco giallorosso e sognare i tifosi
Ieri è stato ufficializzato l'acquisto di Juan Manuel Iturbe. Classe 1993, è paraguaiano ma naturalizzato argentino.
A Verona sono sicuri: vale tutta la cifra che la Roma ha elargito per acquistarlo. Ogni fibra del suo corpo è talento ed il club giallorosso se l'è aggiudicato per le prossime cinque stagioni. In due anni, puntualizzano ancora da Verona, potrà valere fino a 50 milioni di euro. A dimostrazione della grande vittoria targata Roma in sede di calciomercato. Iturbe è stato il giocatore per il quale il Verona nella sua storia ha pagato di più per acquistarlo ed incassato di più in assoluto vendendolo. Molto amato ed apprezzato dai tifosi del Verona, che lo hanno lasciato partire senza rancori per una piazza più alla sua altezza, perchè non ha mai creato problemi nè all'interno nè fuori dello spogliatoio. A Roma ieri è stato accolto da una gran folla che lo acclamava.
Quattro anni fa fu al centro di un caso diplomatico che nacque tra la federazione del Paraguay e quella Albiceleste. Iturbe cambiò squadra, lasciò il Correo Porteno (club paraguayano) che lo aveva rimosso dalla rosa della prima squadra; l'Argentina lo accolse, non senza le proteste del club di provenienza che gridò al 'furto'. Non solo, dopo aver militato sia nell'Under 16 che nell'Under 20 del Paraguay (ma ha anche esordito nella Nazionale maggiore grazie al Tata Martino), a seguito di questa fuga cambiò anche casacca Nazionale, vestendo quella dell'Argentina. Da allora non l'ha più tolta e lui stesso si considera argentino a tutti gli effetti. Restando in sud America e a conferma del suo essere argentino fino al midollo: Iturbe è un ultrà del River Plate, squadra che ha già dato alla Roma Erik Lamela e Alan Arario, ed il suo idolo, oltre agli inevitabili Maradona e Messi, è Ariel Ortega trequartista argentino che ha appeso gli scarpini al chiodo due anni fa. Ortega, genio e sregolatezza, un campione solo annunciato, pronto a seguire le orme di Diego Armando ma perso sotto il peso di un'etichetta troppo pesante. Iturbe invece la sregolatezza non sa cosa sia.
Nè twitterino, nè dal post facile, è presente sui social network ma non ne è un accanito frequentatore. Solitamente pubblica un commento nel post partita o alla vigilia di un match, ma senza strafare, senza eccedere con le parole. E' molto religioso. Ha tatuato sul petto, a sinistra sopra il cuore, un volto del Cristo con corona di spine. Conduce una vita tranquilla, lontano dalle telecamere e dalla mondanità. In passato ha speso il suo tempo libero per viaggiare e visitare città italiane come Roma, richiamo dal futuro, Milano e Venezia. Non ama molto le interviste, le copertine, i titoli dove campeggia il suo nome. Nato in un quartiere molto povero, il denaro e la fama non hanno intaccato la sua indole. A Verona era solito frequentare insieme agli amici (è ufficialmente single) il Caffè Trento, il Pincio e locali argentini del posto. Eccessi mai. Di lui si nota la grande intelligenza, la voglia, ed il rispetto, nell'imparare la lingua locale, l'italiano, che da quando è approdato a Verona è stata materia in cui si è applicato molto per ottenere ottimi risultati nel più breve tempo possibile. Consapevole, forse, che in Italia avrebbe trascorso molto tempo. Tra gli ormai ex compagni di club, il connazionale Ezequiel Cirigliano, che ora è tornato in Argentina, è quello con cui ha legato di più, ma è l'ex Roma Luca Toni quello che per lui è stato un fratello maggiore. Anche con la punta gialloblù ha legato molto e chissà se non sia stato proprio Toni a parlar lui di Roma e della Roma, avendo alle spalle la breve ed agrodolce esperienza in giallorosso con Claudio Ranieri.
Ora Iturbe è un giocatore giallorosso, con buona pace dei progetti tecnici futuri di Juventus, Milan ed altre pretendenti. La Roma mette le ali in vista del triplice impegno della prossima stagione e la coppia Iturbe-Gervinho sulle fasce già infiamma i cuori dei tifosi.
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