Il ct della Nazionale Giampiero Ventura è tornato a parlare. L'allenatore azzurro, ospite di una rassegna a 'Panorama d'Italia', ha toccato diversi argomenti, dal futuro più o meno a breve termine ai temi d'attualità del calcio italiano. "Le parole di Elkann?Sto già facendo attenzione ai giocatori della Juventus. Ilaria d'Amico mi ha telefonato dicendomi 'rimbocca le coperte a Buffon' - ha scherzato Ventura - Facciamo del nostro meglio, nei limiti dell'umano siamo disponibili. CasoBarzagli? È venuto fuori un polverone gratuito, ma questa è l'Italia. Siamo abituati. Quando un giocatore della sua professionalità mi chiede un permesso per un problema personale dopo aver consultato il gruppo, dico ok. Il fatto che sia andato a cena non è un problema.
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Italia, Ventura: “Belotti come Batistuta? Cose da giornali. Obiettivo Mondiale 2022”
Il ct della Nazionale: "Il nostro obiettivo non è andare in Russia per vincere, questi giovani devono essere lo zoccolo duro del futuro. Magari non vinceremo nel 2018, ma nel 2022"
L'attenzione del ct si sposta poi sul futuro dell'Italia: "Il nostro obiettivo non è andare in Russia per vincere, ma non mettiamo limiti a nulla. Questi giovani devono essere lo zoccolo duro del futuro e attraverso la programmazione arrivare a risultati importanti. Hanno grandi potenzialità, ma non sono ancora pronti e hanno bisogno di tempo per crescere e accumulare esperienza. Magari non vinceremo nel 2018, ma nel 2022. Come successe durante il Mondiale d'Argentina, quando si preparò la vittoria in Spagna, o quando Lippi fece la tourneé in America con 35 giocatori: 7 vinsero il Mondiale nel 2006 insieme a lui. Tornando al presente vorrei andare in Spagna per giocarci la qualificazione e vorrei che alla fine ci fosse l'orgoglio di aver fatto quel tipo di partita".
Poi su Belotti, accostato a Batistuta: "I paragoni con Batistuta sono cose da giornali e ve lo dice uno che ha fatto di tutto per portarlo a Torino. Bisogna dare tempo a un ragazzo di 22 anni ma già nel girone di ritorno dello scorso campionato aveva iniziato a segnare e questa annata l'ha consacrato. Sta facendo benissimo, può migliorare e diventare un calciatore di statura importante e credo che giocare in Italia sia più difficile che farlo all'estero”.
Infine il commissario tecnico della Nazionale si sofferma sulla possibilità di anticipare l'inizio del prossimo campionato: "Tre giornate di campionato per preparare la sfida con la Spagna permetterebbero di riaccendere la spina, l'adrenalina. Non possiamo andare a giocare una gara che vale la qualificazione mondiale pagando un gap fisico - ha spiegato il ct azzurro - La sensazione netta dopo la partita con la Francia è stata di parità a livello tattico ma grande differenza a livello fisico e questo gap va colmato. Sembra però che tutto ruoti intorno alla mia richiesta, che non c'è mai stata. Ho chiesto dialogo, ma una giornata in più non cambia niente, se viene fatta per forza viene fuori un dramma esistenziale. Dobbiamo creare presupposti perché l'Italia diventi più forte".
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