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Italia, Spalletti: “Sono stato esonerato”. Gravina vuole Ranieri, Pioli in pole

Italia, Spalletti: “Sono stato esonerato”. Gravina vuole Ranieri, Pioli in pole - immagine 1
"Non volevo mollare. Domani ci sarò, poi farò la risoluzione. Devo prenderne atto e assumermi le responsabilità", le parole del CT. Sullo sfondo per sostituirlo anche De Rossi, Gattuso e Cannavaro
Redazione

Luciano Spalletti lascerà l'incarico di Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Dopo la dura sconfitta contro la Norvegia di venerdì scorso e le parole di questa mattina del numero uno della FIGC Gabriele Gravina, l'avventura dell'ex allenatore della Roma sulla panchina azzurra è arrivata ai titoli di coda. Ad annunciarlo, dopo l'anticipazione di Sky, lo stesso CT azzurro in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Moldova, in programma domani sera a Reggio Emilia e valida per la seconda gara del girone I delle qualificazioni al Mondiale 2026. Il tecnico ha poi lasciato la conferenza, visibilmente "infastidito" dalle domande in merito al "tradimento" e alla mancanza di fiducia da parte della Federazione o sulla carenza di feeling con i calciatori. Tra i nomi che circolano per il post-Spalletti è presente anche quello Claudio Ranieri, che oggi ricopre il ruolo di Senior Advisor e consulente della proprietà giallorossa. Come riporta La Gazzetta dello Sport Ranieri sarebbe la prima scelta della FIGC dopo la risoluzione con l'attuale CT azzurro. Come precisa Sky Ranieri è la prima opzione di Gravina e sarebbe tentato da un'esperienza in Nazionale, ma ha molti dubbi nel lasciare la Roma anche in virtù della recente ufficialità del neo-tecnico Gasperini e del suo nuovo ruolo in società, oltre che per il legame con il club giallorosso e con la famiglia Friedkin. In lizza Stefano Pioli, che sarebbe quindi in pole in virtù delle complicazioni della pista Ranieri. Difficile un ritorno di Roberto Mancini, mentre sullo sfondo ci sono ex campioni della Nazionale come De Rossi, Gattuso e Cannavaro. Di seguito le parole di Spalletti in conferenza stampa.

Che cosa vi siete detti con Gravina? "Gravina mi ha comunicato che sarò sollevato dall'incarico di CT della Nazionale. Sono dispiaciuto. Non avevo nessuna intenzione di mollare. Soprattutto quando le cose non vanno bene, avrei preferito rimanere al mio posto e continuare a fare il mio lavoro. Sono stato abituato così da tutto ciò che ho passato. Esonero è, devo prenderne atto anche perché con lui abbiamo un buonissimo rapporto. Siccome ho sempre interpretato questo incarico come un servizio alla patria, è mia intenzione agevolare in ogni modo il futuro della Nazionale. Quando si veste questa maglia è giusto fare così, non essere invidiosi né gelosi, ma è giusto trovare il meglio tutti insieme. Farò la risoluzione del contratto. Fino a domani sera sarò lì a fare l'allenatore e a riscuotere, ma da dopodomani non riscuoterò più (ride, ndr). Visti che i risultati sotto la mia gestione sono questi, devo assumermi le responsabilità che ho. Sono convinto di avere a che fare con ragazzi forti, avrei continuato per questa strada qui. Vincere e convincere domani sera sarebbe importante per aprire nel migliore dei modi il ciclo a chi verrà a sostituirmi", le parole di Spalletti.

Che tipo di delusione è? "Mi ha fatto male non essere stato nelle condizioni di tirare fuori il meglio da tutti, non aver raggiunto quel livello di qualità di gioco che volevo raggiungere e di conseguenza sono dispiaciuto di me stesso. Sapevo che ci sarebbero stati dei momenti un po' difficili da accettare, cose da mettere a posto, delle situazioni. Non ci sono riuscito, anche la partita dell'altra sera... siete stati gentili nel commentarla, probabilmente meritavo anche di peggio".

C'è qualcosa che avrebbe cambiato, tornando indietro? "Devo prendere in considerazione quello che viene fuori, i risultati e quello che esprime la squadra. Ero convinto che non sarebbe stata una passeggiata ma che sicuramente sarei arrivato ai Mondiali, ne rimango convinto anche adesso. Quando ho parlato col Presidente ieri sera ero della mia convinzione lo stesso. Il passato non si può modificare, diventa fondamentale domani andare a giocare una partita degna di quello che siamo, della maglia che indossiamo e del nome che portiamo".

Come saranno le prossime ore, in vista di domani? "E' sempre il carattere a fare la differenza. Voglio chiudere con una bella vittoria, non con la figura che si è fatta l'altra sera. Secondo me loro sono gli uomini giusti per portare in fondo questa questione, questa regola che bisogna ci sia di riuscire ad andare al Mondiale, anche se come si è visto ci sono delle complicazioni. Ci è successo troppe volte di credere di essere più forti degli altri e di non andare in pratica a riuscire a evidenziare questa superiorità. Mi aspetto che ci sia una presa di coscienza".