Era la sua serata. Daniele De Rossi si è preso il palcoscenico dello Juventus Stadium nel match tra Italia e Spagna. Nel prepartita il centrocampista giallorosso ha ricevuto il premio dal presidente federale Carlo Tavecchio per le 100 presenze in Azzurro. Questa sera Daniele tagliava il traguardo dei 108 gettoni con la maglia dell'Italia e al minuto 81 ha reso ancora più indimenticabile questo match per lui. Con grande autorità il numero 16 della Roma si è andato a prendere il pallone del pareggio presentandosi sul dischetto del rigore. Penalty perfetto, con De Gea spiazzato: 1-1 e gioia incontenibile per De Rossi, che firma così il gol numero 19 in Nazionale accostando Bettega nella classifica dei cannonieri. Italia-Spagna finisce 1-1, rete iberica di Vitolo.
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Italia-Spagna 1-1, De Rossi firma il gol del pari: “L’errore di Buffon? Peccato non l’abbia fatto con la Juve…”
Il centrocampista giallorosso ha segnato la rete numero 19 con la maglia della Nazionale
Al termine del match Daniele De Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport:
E' stata dura nel primo tempo, nel secondo meglio. Loto tengono sempre il pallino del gioco contro tutti. Nel primo tempo gli abbiamo lasciato il pallino in mano, siamo stati poco aggressivi sui contrasti. Gli davamo quasi sempre il pallone dopo averlo recupero. Nel secondo meglio, grande reazione come al solito ma è nel nostro dna. Dobbiamo fare passi in avanti, soprattutto contro una squadra così forte. La coesione del gruppo tanto esaltata anche in Francia ci sta trascinando ancora adesso.
L’errore di Buffon ha dato la scossa.
Quando prendi gol è ovvio che l’atteggiamento deve cambiare, abbiamo cambiato registro. L'errore neanche lo voglio commentare. E’ giusto ogni tanto che sbagli anche il più forte portiere della storia, altrimenti sarebbe una macchina. Certo, sarebbe stato meglio che fosse successo che con la Juve in campionato piuttosto che con la Nazionale quando ci sono io! (ride, ndr)
Spagna superiore?
Oggi sono stati superiori sul possesso palla. Non si può fare un discorso fino alla fine delle qualificazioni, sono tante partite diverse e su campi difficili come quello Skopje che ci aspetta domenica. Tanti avrebbero perso al posto nostro, se all’ultimo Ciro si butta rischia di prendere un altro rigore. Ci fa ben sperare, l’intensità e l’aggressività l’abbiamo riacquistata e quella c’è sempre.
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