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Iorio (Ass.Roma Sociale): “Domani c’è il rischio che a Tor di Quinto si ripetano incidenti!”

“Domani con Roma-Juve si rischia il remake: se il Comune non riapre la rampa della Tangenziale qui vicino, chiusa dopo l’alluvione. E’ una follia far passare qui i bus dei tifosi”. A dirlo il leader dell’associazione...

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"Domani con Roma-Juve si rischia il remake: se il Comune non riapre la rampa della Tangenziale qui vicino, chiusa dopo l'alluvione. E' una follia far passare qui i bus dei tifosi". A dirlo il leader dell'associazione Roma Sociale Alfredo Iorio in una conferenza stampa non lontano dall'alloggio di Daniele De Santis, il 48/enne ex ultra' della Roma accusato di tentato omicidio per aver sparato contro i tifosi del Napoli.

Alcune delle associazioni che occupano gli spazi a Tor Di Quinto, a Roma, dove sabato scorso sono avvenuti gli scontri e la sparatoria con 4 feriti rifiutano di essere etichettate come "un covo di fascisti e di ultras". "Qui non si fa politica e non si fa tifo calcistico - ha detto Iorio, in passato candidato con la lista Il Popolo della Vita-Il Trifoglio a sostegno del candidato sindaco Gianni Alemanno -. Cerchiamo di dare una mano a chi e' in difficolta': ex carcerati, ex tossicodipendenti, disabili, autistici. Ci sono 6-7 associazioni che utilizzano questi spazi, tutte impegnate nel sociale, e non ci stiamo a essere dipinti dalla stampa come nazisti o campo di addestramento per ultra'. Qui ci sono la squadra di calcio della 'Boreale', quella di football americano dei Grizzlies, il Ciak Village che fa teatro, tanti immigrati. De Santis era senza casa ed e' venuto a stare qui. E' un amico, in cinque anni si e' sempre comportato bene. Forse ha visto gli ultra' del Napoli che entravano e ha perso la testa, non lo so".

Iorio, in passato nel Movimento sociale italiano (Msi), sostiene che dietro l'intenzione del Campidoglio di sgomberare il circolo entro un mese perche' abusivo "si nascondano interessi forti che vogliono impossessarsi di questi terreni, che valgono milioni di euro". "Vogliono togliere chi fa sociale - dice - e metterci chi vuol fare i soldi. Ma noi non ce ne andiamo".(ANSA)