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Io (non) resto a casa. Italia nel caos, ma alcuni giocatori della Roma se ne vanno in giro – FOTO

Il coronavirus sta mettendo il paese in ginocchio. Istituzioni e volti noti lanciano appelli via social per far capire alla gente che è il momento di restare in casa. Anche a Trigoria l'attenzione è massima: smart working, squadra isolata e...

Valerio Salviani

La malattia non guarda in faccia nessuno. Se sei un calciatore milionario o un operaio, al coronavirus non interessa. E per questo motivo mentre in Italia vengono messe in quarantena intere regioni e i vertici del calcio sono pronti a riunirsi per decidere sullo stop al campionato, vedere sui social alcuni giocatori della Roma andare in giro come se nulla fosse ha fatto storcere la bocca a molti (vedi i commenti sotto il post di Kluivert). Capiamoci, la società non ha imposto nessun tipo di divieto e sicuramente saranno state prese tutte le accortezze necessarie. Ma in un momento così difficile per il paese, si chiedono in molti, è davvero il caso andarsene a zonzo e raccontarlo con tanto di foto e video?

IO (NON) RESTO A CASA - Venerdì scorso Pastore e Juan Jesus hanno organizzato una festicciola per i figli Santiago e Eduardo alla quale erano presenti, stando alle immagini, anche Fazio, SpinazzolaCristante e forse anche altri giallorossi non ripresi. Decine di bimbi, tutti insieme in uno spazio chiuso, con tanto di mago animatore. Dzeko e compagna sabato sera non hanno rinunciato al sushi con amici in un noto locale del centro. Nello stesso momento veniva resa nota la bozza (poi diventata legge) che vietava l'entrata e l'uscita dalla Lombardia. E mentre ieri a Parma si decideva se sospendere la partita su spinta del Ministro dello Sport Spadafora e del presidente dell'Aic Tommasi ("i calciatori e gli addetti ai lavori vanno tutelati"), Mancini e Spinazzola si godevano il mare del litorale romano, così come Cristante a pranzo a Fregene con la compagna e alcuni amici. Kluivert invece è tornato in Olanda come una settimana fa e qualcuno tra i commenti glielo ha fatto notare: "Vorrei sapere dove vai con l'epidemia che c'è in giro". Gita in centro con amiche invece per la signora Fonseca, tra via del Corso e piazza di Spagna.

PRUDENZA - C'è anche chi ha preferito la prudenza, o perlomeno se è andato in giro ha deciso di non farlo sapere. Tra questi Davide Santon, rimasto a casa per la festa della donna con la moglie Chloe e la figlia. Come lui anche Veretout e Pellegrini. Il francese sabato sera si è anche improvvisato cuoco tra i fornelli di casa.

Anche a Trigoria l'attenzione è altissima. Al centro sportivo, così come nella sede dell'Eur, le presenze sono state ridotte al minimo indispensabile, favorendo lo smart working. Il gel igienizzante si può trovare ovunque al Bernardini e tutti hanno kit personalizzati. La squadra è stata isolata e sono state bandite tutte le iniziative con gli sponsor. Vietato mangiare negli spogliatoi e ogni contatto con i tifosi. Intanto oggi in Spagna comunicheranno se il match del Sanchez Pizjuan sarà a porte aperte. In ogni caso non ci saranno più di 600 tifosi.

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