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Inter-Roma, Pjanic: “Bisogna cambiare. Dobbiamo svegliarci e dare molto di più”

Il bosniaco nel post partita: "Sia durante la settimana che durante la partita dobbiamo avere grande rabbia per tornare a vincere e a dimostrare di essere la grande squadra di inizio anno"

Redazione

Nel post partita di Inter-Roma, terminata 2 a 1 in favore dei nerazzurri, Miralem Pjanic ha parlato ai microfoni di Mediaset e Roma TV. Ecco le sue dichiarazioni:

PJANIC A MEDIASET

Cosa succede?

Non riusciamo più a vincere. Stasera nel secondo tempo abbiamo giocato meglio rispetto al primo. Abbiamo provato a vincere ma abbiamo preso il gol. E’ difficile spiegare cosa succede in questa seconda parte di stagione. Rimangono sei partite e dobbiamo cercare di prendere il massimo dei punti.

Problema psicologico?

Pure ma dobbiamo cambiare certi atteggiamenti anche in settimana, dobbiamo fare di più tutti insieme. Dobbiamo essere più convinti e avere la voglia di portare la Roma in alto. Serve cattiveria e tornare ad essere gli stessi di inizio stagione. Non è facile accettare una sconfitta come questa.

Quali sono gli atteggiamenti da cambiare?

Sia durante la settimana che durante la partita dobbiamo avere grande rabbia per tornare a vincere e a dimostrare di essere la grande squadra di inizio anno. Non riusciamo ad invertire le partite però basta l’importante è riprendere punti.

Cosa è cambiato tra la Roma di inizio anno a questa?

Ci sono cose da cambiare, non lo devo dire a voi. Non sono qua a sparare delle bombe. Dobbiamo svegliarci e dare molto di più.

C’è anche un problema fisico?

Sì abbiamo avuto tanti impegni e tanti infortuni, pica rotazione. Poi è entrata la stanchezza, ma sono scuse. Non siamo in undici siamo un gruppo e tutti devono dare qualcosa di più. Non dobbiamo mollare e non dobbiamo lasciare andare le cose, bisogna vincere contro il Sassuolo e in casa con il Genoa. Bisogna gestire bene le ultime settimane.

PJANIC A ROMA TV

Problemi al polpaccio?

Sì crampi, niente altro. Sono uscito per questo.

Un peccato perché eravate col 4-4-2 e ti trovavi bene.

Mi trovavo molto bene lì, con spazi, ho toccato palloni per trovare gli attaccanti. Mi dispiace uscire ma era meglio qualcuno di più fresco per dare di più.

Dopo il pareggio si poteva osare un po' di più?

Ci siamo aperti di più, volevamo vincere. Abbiamo provato a spingere, loro in contropiede hanno avuto situazioni pericolose ma non siamo andati troppo in difficoltà. Nel primo tempo potevamo fare meglio, poi nel secondo tempo abbiamo cambiato modulo e abbiamo trovato più fluidità. Siamo delusi e arrabbiati perché eravamo qua per prendere i 3 punti.

Sabatini ha detto che voi giocatori dovete capire che siete entrati in una nuova dimensione, ovvero terzo posto.

Dobbiamo esserne tutti consapevoli. Non dobbiamo permetterci di lasciare andare questa opportunità. Dobbiamo portare la Roma in alto, da mercoledì. Mancano sei partite e dobbiamo fare il massimo per prendere il massimo dei punti e giocare la Champions la prossima stagione. Tutti insieme, come squadra, dobbiamo essere convinti, con grande rabbia e questo sarà determinante.

Prima hai detto che la Roma deve svegliarsi e che la Roma deve cambiare qualcosa. Cosa?

Atteggiamento, nient'altro. Adesso l'importante saranno i risultati e nient'altro. Tutti, non solo gli 11 che iniziano, tutti insieme dobbiamo essere uniti e forti per superare questo periodo complicato. La squadra ha sempre risposto in difficoltà, ed ora dobbiamo iniziare a vincere per preparare bene anche il Genoa dopo.