(di Marco Reda) - Il gelido sinistro all’ incrocio di WesleySnejider del Febbraio scorso, il delizioso pallonetto di CapitanTotti nel 2006, l’ impressionante sforbiciata di Yuri Djorkaeff nel lontano 1997
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Inter-Roma da brividi, Luis Enrique cerca la prima vittoria in una gara ufficiale
(di Marco Reda) – Il gelido sinistro all’ incrocio di Wesley Snejider del Febbraio scorso, il delizioso pallonetto di Capitan Totti nel 2006, l’ impressionante sforbiciata di Yuri Djorkaeff nel lontano 1997
, il goal “Coppa Italia” di Simone Perrotta nella Roma “Spallettiana” 2007, l’ inaspettato tap-in del momentaneo 3-4 di Simone Loria di sette mesi fa. Questo e molto altro nella storia dei confronti al “Meazza” tra Inter e Roma, attori principali della lotta scudetto degli ultimi anni, con i primi decisamente più appagati dal punto di vista delle vittorie.
“San Siro” o “Olimpico” che sia stato, nerazzurri e giallorossi hanno sempre garantito goal e spettacolo ai rispettivi supporters, tra polemiche, indimenticabili magie e gare mozzafiato. Quello di domani sarà un match ancor più delicato; è vero, arriva soltanto alla seconda giornata di campionato… ma le due squadre sembrano attraversare lo stesso momento. Squadre offensive, creative, propositive ma poco ciniche e terribilmente sfortunate (anche se è sicuramente strano associare questa parola al club di Massimo Moratti) nei momenti decisivi. L’ Inter, in particolare, è reduce da due ko clamorosi, non tanto quello di Palermo quanto quello interno di Martedì scorso contro i turchi del Trabzonspor, tutt’ altro che irresistibili. Non è messa meglio, come noto, la Roma di Luìs Enrique, eliminata dall’ Europa League dal modestissimo Slovan Bratislava e sconfitta in casa dal Cagliari cinque giorni fa. Se, tuttavia, per Gianpiero Gasperini, scelto tre mesi fa dal patron nerazzurro per guidare la squadra, la partita di domani potrebbe essere già decisiva per il proprio futuro (considerando i malumori della piazza) per “Lucho” un passo falso a Milano non influirebbe più di tanto. Ma Roma non gradirebbe. E la pazienza nella Capitale non è mai stata troppo di casa…
INTER – ROMA - Nella sua conferenza stampa mattutina, post seduta di rifinitura, il tecnico giallorosso non si è sbilanciato sull’ “undici” titolare anti-Inter ma si è comunque dichiarato soddisfatto della settimana di allenamento e del modo in cui i propri calciatori si sono preparati ad un appuntamento che rischia di essere cruciale, per entrambi i “timonieri”. Perché, come già detto, se da una parte Luìs Enrique pare essere (per fortuna, per pochi) già sulla graticola il suo collega Gasperini non è più saldo al suo posto dopo le due sberle tra campionato e Champions League. Certo, i bookmakers (ed il, troppo, di parte Alessandro Altobelli) indicano i nerazzurri come favoriti per la conquista dei tre punti, complici fattore campo e presunta superiorità generale, ma Totti e compagni (partiti nel pomeriggio dall’ aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino) negli ultimi anni non hanno mai sfigurato a “San Siro” nonostante le ripetute sconfitte. Sperando che quella di domani sia la serata buona per espugnare “La Scala del Calcio”.
Ci sono ancora dei nodi da sciogliere (soprattutto nel reparto offensivo) ma il mister asturiano dovrebbe insistere con il 4-3-3 “modello Barcellona” che implicherebbe Stekelenburg tra i pali, Rosi, Burdisso, Heinze (favorito su Kjaer) e Taddei in difesa, De Rossi-Pizarro-Pjanic come terzetto di mezzo e quattro uomini a giocarsi due maglie per un posto in attacco; perché se Totti è inamovibile, due tra Borriello, Borini, Osvaldo e Bojan si accomoderanno in panchina. Dal canto suo, l’ Inter dovrebbe replicare con Julio Cesar in porta, difesa a quattro con Jonathan, Lucio, Samuel e Nagatomo, centrocampo composto da Alvarez, Cambiasso e J. Zanetti con il pericolosissimo Snejider trequartista, a supporto del tandem, tutto sudamericano, Forlan-Milito. A dirigere l’ incontro sarà il signor Mazzoleni di Bergamo, con il quale entrambe le squadre hanno un ruolino favorevole (tre vittorie ed un pari per l’ Inter, quattro successi ed un “X” pro-Roma). Per una gara, certamente, da non perdere.
A.S.ROMA VS GAZZETTA – Come da non smarrire è anche la pazienza in casa giallorossa. Stavolta, però, non si tratta di sconfitte sul campo, discutibili scelte tecniche o “contestazioni” dei tifosi. Ma della pazienza diplomatica.
La novità “carnet romanista” (possibilità, che la società giallorossa offre ai tifosi della “Magica”, di seguire le partite casalinghe della propria squadra senza sottoscrivere la Tessera del Tifoso) è ancora in standby; c’è da attendere, infatti, la decisione in merito dell’ Osservatorio del Viminale dello Sport (parso scettico circa l’ originalissima proposta) ma a scatenare ulteriori polemiche circa la faccenda è il quotidiano “La Gazzetta dello Sport” che, in un articolo pubblicato nell’ edizione di ieri, analizzava l’ idea “carnet” come una furba modalità di aggiramento della Tessera stessa. In un comunicato ufficiale rilasciato oggi la società ha seccamente smentito le “accuse” rivolte dal famosissimo quotidiano sportivo, rimandando ogni commento alla decisione finale delle autorità, aggiungendo (per l’ ennesima volta) che si tratterebbe di un miglioramento della sicurezza collettiva oltre che di un’ agevolazione che il club A.S. Roma intende proporre a chi da vicino segue la squadra. Viminale (ed invidiosi) permettendo…
MERCATO – L’ ultima sessione estiva di calciomercato ha portato a Trigoria molti volti nuovi, tra scommesse e certezze, ma la nuova società (impegnata anche ad affrontare i primi passi per la costruzione delnuovo stadio, vedendo ancora “Tor Vergata” come zona più indicata per la sua realizzazione) è già proiettata al futuro. Più precisamente, a Gennaio, finestra invernale delle trattative.
Per ora si tratta di semplici indiscrezioni ma Walter Sabatini, ad un segnale di allenatore o presidenza, si farà trovar pronto per aprire un eventuale discorso “trasferimento alla Roma” con gli interessati. Nel mirino ci sono, nello specifico per il ruolo di terzino sinistro, quattro uomini: Gregory Van Der Wiel, vecchio pallino del direttore sportivo romanista, in forze all’ Ajax, Andreas Beck dell’ Hoffenheim, Joan Capdevila di proprietà del Villarreal (su cui si è espresso in maniera netta, in esclusiva a ForzaRoma.info, il suo procuratore) e Cesar Azpilicueta, terzino del’ Olympique Marsiglia. Ma è chiaramente troppo presto per riaprire un discorso simile.
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