Negli ultimi giorni è tornato a far discutere per questioni extra campo Radja Nainggolan. Il belga è stato al centro della cronaca calcistica per l'assegno clonato, i ritardi agli allenamenti e l'audio al veleno circolato ieri che hanno portato alla sospensione per motivi disciplinari decisa dall'Inter nei suoi confronti. A pochi minuti dalla sfida contro il Napoli, l'ad nerazzurro Giuseppe Marotta ha chiuso la questione ai microfoni di Sky Sport:
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Inter, Marotta su Nainggolan: “Chi sbaglia è giusto che paghi”. La curva: “Finalmente si prende posizione”
L'ad nerazzurro: "Ci sono dei doveri in una squadra, la società ha colto l'indicazione dell'allenatore. Caso chiuso, lo supporteremo affinché renda al meglio"
Dall'entourage filtra che la voce che si ascolta nell'audio sia autentica. La posizione dell'Inter?
La nostra posizione è che noi abbiamo esplicitato, nel comunicato emesso pochi giorni fa, le motivazioni e le nostre decisioni. Preciso che noi abbiamo raccolto l'indicazione dell'allenatore, che è il leader del gruppo e abbiamo preso questa decisione. Tutte le dinamiche interne sono gestite da noi e anche per correttezza è giusto non parlarne in questa sede. Il ragazzo è allo stadio e vedrà la partita in tribuna e questo dimostra il suo attaccamento.
Nainggolan a gennaio sarà sul mercato?
Penso proprio di no. Una storia del genere non può invalidare la decisione presa dalla società a luglio. Nainggolan non lo scopro io, era giusto prendere questo provvedimento perché ci sono dei doveri e delle regole e chi sbaglia è giusto che paghi. Poi deciderà l'allenatore, sarà supportato affinché il suo rendimento sia al meglio.
I giocatori avevano provato a portarlo sulla retta via al suo arrivo?
La squadra è composta da calciatori ma anche da professionisti, da uomini, che colgono anche gli aspetti negativi di un gruppo. Non deve essere messo sul banco degli imputati, ha sbagliato e la società è stata vigile prendendo i suoi provvedimenti. L'argomento è chiuso.
Durante la partita contro il Napoli, la curva nerazzurra ha esposto uno striscione di appoggio nei confronti della società: "Finalmente una presa di posizione".
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