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Gravina a Villa Stuart da Zaniolo: “Per la Nazionale è fondamentale, ma nessuna fretta” – FOTO – VIDEO

LaPresse

Il numero uno del calcio italiano ha fatto visita al giocatore giallorosso che si è infortunato contro la Juventus: "L'ho trovato su di morale, dobbiamo salvaguardare prima di tutto la sua integrità e poi pensare all'Europeo"

Valerio Salviani

“E' una perdita grave. Ho provato grande amarezza e dispiacere, non solo per il calcio italiano ma anche per il ragazzo", le parole di Gabriele Gravina sull'infortunio di Nicolò Zaniolo. Il presidente della Figc, dopo il messaggio di affetto e solidarietà, ha deciso di andare a trovare il numero 22 giallorosso a Villa Stuart, dove ieri c'è stato l'intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Il presidente della FIGC ha colto l'occasione per regalare al numero 22 della Roma una stampa modello quadro della foto raffigurante la visita della Nazionale dal Papa lo scorso ottobre. Ad accoglierlo il dirigente romanista Manolo Zubiria, che è arrivato circa un'ora prima del presidente della Figc. 

All'uscita Gravina ha risposto alle domande dei cronisti.

Ha incontrato il ragazzo dopo un momento delicato, come l'ha trovato?

Bene, ha iniziato già una mini riabilitazione, sta su di morale. Sa benissimo l'importanza che ricopre per la nostra nazionale e questo gli dà grande forza. Cercheremo di stargli molto vicino perché la nazionale ha bisogno di Nicolò Zaniolo e il calcio italiano ha bisogno di valorizzare al meglio questo grandissimo talento.

Gli ha dato qualche consiglio?

No, nessun consiglio. Abbiamo chiacchierato di tutto, l'ho trovato bene e sereno.

C'è il rischio che l'Europeo porti fretta nel lavoro quotidiano? Sarebbe il peggior nemico la fretta...

Dobbiamo prima salvaguardare l'integrità del ragazzo. Deve seguire il suo programma ben seguito dai sanitari. La Roma è una società molto attenta su questo profilo, dobbiamo posizionarci a valle di qualunque scelta prima dei sanitari e poi della volontà del ragazzo. Per noi è importante e una pedina fondamentale, ma viene prima la sua integrità.

Mancini come l'ha presa?

Ci siamo rimasti male tutti. L’amarezza e la rabbia in primo momento, poi oggi siamo un po’ più tranquilli nel vedere la serenità di questo ragazzo.

Si è parlato del terreno dell’Olimpico?

Non esprimo giudizi.