Francesco Totti non ci sta e replica all'accusa dell'Assoagenti, secondo cui non potrebbe svolgere l'attività di procuratore perché sprovvisto dei titoli necessari: "Con riferimento ad una serie di articoli pubblicati da molti organi di stampa ed alla notizia, allo stato priva di riscontro, dell’apertura di un'indagine nei miei confronti - il comunicato pubblicato da TMW - e di un esposto di un’associazione di agenti che mi attribuisce di aver svolto attività di agente, ribadisco come già precisato il 18 agosto 2020 che non esercito l’attività di agente sportivo, ma svolgo esclusivamente l'attività di scouting in conformità a tutte le disposizioni previste dalla legge, nonché dai regolamenti FIGC e CONI. Diffido chiunque dal persistere in strumentalizzazioni contenenti approssimazioni e imprecisioni riguardo la mia attività, riservandomi ogni iniziativa".
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Indagine Figc, Totti ribadisce: “Non faccio l’agente ma solo attività di scouting”
L'ex capitano ha risposto alla notizia dell'apertura di un fascicolo sul suo nuovo lavoro
L’associazione italiana agenti calciatori e società (AIACS) ha dato vita a un esposto contro l’ex capitano della Roma, accusandolo di operare da procuratore senza avere i titoli per farlo. E la Commissione agenti della Federcalcio ha aperto un fascicolo per indagare sul nuovo lavoro. La polemica sul suo ruolo era nata in estate, quando aveva teso la mano a Tonali, che era ancora al Brescia: "Se è sveglio viene da me, se dorme in piedi no". Una frase che non piacque affatto al suo procuratore e all'intero Assoagenti.
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