(di Massimo Limiti)Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. L’Oceano, quello che attraverseranno tra non molto DiBenedetto & soci per cominciare a fare grande la Roma.
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In Italia sono tanti gli ostacoli alle idee degli americani. In bocca al lupo…
(di Massimo Limiti) Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. L’Oceano, quello che attraverseranno tra non molto DiBenedetto & soci per cominciare a fare grande la Roma.
Le idee ed i programmi sono ormai noti (LEGGI); il business in primo piano, checchè ne dica Berlusconi, ma la vita non sarà facile.
Tutto bello e facile se stessimo in America o in qualche altro Paese europeo, ma loro arrivano in Italia, dove leggi e mentalità renderanno difficile l’applicazione in ogni punto.
Andiamo ad analizzarli:
Match Day Revenues
Plan
La realtà ci dice che grazie alla normativa sulla vendita dei biglietti, legata anche al discorso della Tessera del Tifoso, acquistare i biglietti per lo stadio è sempre più difficile. In occasione delle gare più importanti (derby, Inter, quarti di Champions) il lavoro della Lottomatica ha avuto spesso alcuni passi falsi (file interminabili, mancanza di corrente o di carte per stampare i biglietti) con situazioni fantozziane alle quali sono stati sottoposti i tifosi della Roma. Per non parlare di coloro i quali acquistano i tickets online e, arrivando allo stadio, trovano difficoltà per reperire il botteghino che rilascia i biglietti (a volte nemmeno gli steward lo sanno).
Abbonamenti annuali
Biglietti della giornata
Biglietti per i gruppi
Publicità e Merchandising
Obiettivi
Aumentare le entrata del merchandising del 10% per l'anno 2011-2012, del 20% per l'anno 2012-2013, del 30% per l'anno 2013-2014 e 35% per l'anno 2014-2015
Tutte queste idee sono già in gran parte avanzate da parte di alcune istituzioni (per l’esempio l’Unione Tifosi Romanisti) alla precedente gestione, ma invano. Gli AS Roma Store che hanno chiuso sono in numero maggiore di quelli che hanno aperto. Trovare il materiale sportivo sotto Natale è spesso un’impresa, a discapito della casse societarie e la colpa non è davvero di quelli che ci lavorano.
Allo stadio, poi, c’è da “cambiare” l’atteggiamento e la filosofia del tifoso. In Italia non è come in Inghilterra o negli USA. All’Olimpico la Roma provò una volta a vendere la rivista Match Programme ufficiale ad 1 euro con scarsissimi risultati e possibili perdite in costi editoriali. Stesso discorso per i camper degli AS Roma Store. Altrove il tifoso spende molto il giorno della gara per il materiale della sua squadra. In Italia no. Ci sarà bisogno di un cambio di mentalità difficile ma non impossibile.
Quanto a Roma Channel, per esempio, ci sarà da lavorare molto. Il palinsesto è da anni scarno e ripetitivo e non per colpa di chi ci lavora. Le idee del direttore e dei suoi collaboratori sono state sempre tante ed interessanti, ma si sono sempre arresa davanti ai dubbi e ai divieti dei dirigenti AS Roma, a discapito degli abbonati costretti a rivedersi ore e ore di repliche.
Revenue from Stadium e facilites
Gli americani dovranno essere bravi a convincere i giocatori, personaggi spesso viziati che vivono in un altro mondo rispetto ai tifosi, e che spesso rischiano di pestarne i piedi con le ruote delle loro potenti autovetture.
I tifosi, invece, dovranno meritarsi di essere ospitati dentro Trigoria, con l’atteggiamento giusto e lo spirito sportivo. Insomma le idee sono molto belle. Realizzarle un po’ complicato.Speriamo di essere smentiti.
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