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Il sogno scudetto e l’obiettivo Champions: grazie Astori, un anno alla Roma da professionista esemplare

Con la maglia giallorossa un gol che si rivelerà poi pesante per raggiungere il secondo posto. Una rete alla Dacia Arena, la sua ultima volta a Udine. Prima di ieri

Jacopo Aliprandi

Il calcio italiano piange la scomparsa di DavideAstori. Compagno di Francesca, papà della piccola Vittoria, calciatore ed esempio per tutti di sportività. Capitano della Fiorentina ma anche ex difensore della Roma di Rudi Garcia che gli ha dedicato un messaggiosu Twitter: "Sono addolorato. Un professionista e ragazzo esemplare. Sono vicino alla famiglia e ai suoi cari. Riposa in pace Davide".

Nel estate del 2014 il no alla Lazio per vestire la magliadella Roma: una stagione in giallorosso, da titolare e da protagonista. Ventiquattro presenze in campionato, due in coppa Italia, quattro tra Champions ed Europa League. Ma soprattutto un gol, pesante, che aiuterà la Roma a raggiungere l'obiettivosecondoposto a fine stagione. Sei gennaio 2015, diciassettesima giornata di campionato. Al minuto diciassette punizione dalla trequarti di Totti e colpodi testadiAstori che bacia la traversa e poi finisce di qualche centimetro al di là della linea della porta. Un gol decisivo, che ha regalato il successo a una Roma che ancora lottava per lo scudetto. Quei tre punti poi risulteranno fondamentali per la qualificazione automatica ai gironi di ChampionsLeague.

Un gol alla Dacia Arena, l'ultimavolta di Davide Astori a Udine. Fino a ieri. Oggi avrebbe dovuto giocare con la sua Fiorentina, oggi nessuno giocherà per ricordarlo.