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Il “Nocciolinaro” si sfoga: “Forse mi vogliono sostituire. Fatemi tornare allo stadio”

Parla Rolando, l'uomo della giornata: "Non ho dormito quando mi hanno detto che non potevo entrare". La sorella: "Gli hanno tolto una passione"

Redazione

È stato senza dubbio l'uomo più chiacchierato della giornata. I tifosi di Roma e Lazio per una volta si sono uniti sotto lo stesso coro: "Ridateci il Nocciolinaro". La notizia della cacciata di Rolando, il venditore di noccioline dello stadio Olimpico, ha fatto il giro dei social, per poi arrivare anche a Trigoria. L'ha raggiunto Il Paese Sera, al quale lui si è sfogato: "Un mese e mezzo fa durante una partita della Lazio in curva Nord una persona mi ha detto che non potevo entrare con la merce. Ci sono rimasto male, anzi malissimo. Non ci ho dormito. Erano 44 anni che entravo allo stadio. Io ho tutti e due gli abbonamenti". Sarebbe difficilissimo fare a meno di questa passione: "Forse mi vogliono sostituire. La merce che vendevo era buona, sia le noccioline sia le 'fusaje' le facevo io, le mettevo a bagno con acqua e sale. Questo mi permetteva di guadagnare qualcosa in più nella vita. Per far capire quanto ci tenevo io mi mettevo spesso, e lo faccio tutt’ora, qui in quartiere a regalare le bustine ai bambini oppure al centro anziani". 

Anche la sorella conferma le difficoltà: "Gli hanno tolto una passione, non meritava tutto questo. Proveremo a parlare con le cooperative che gestiscono la vendita di questo tipo di merce".