I tifosi della Roma in rivolta: “Anna Frank una di noi, con orgoglio”

"Siamo tutti Anna Frank". Il mondosocial entra a gamba tesa sui tifosibiancocelesti che durante il match contro il Cagliari hanno lasciato sulle barriere della CurvaSudadesivi raffiguranti l'immagine della bambina ebrea - diventata il simbolo della Shoah - con la maglia della Roma. Una dura condanna da parte del web contro il gesto antisemita.

"Per me che sono romanista è un onore vedere l'immagine di Anna Frank associata alla maglia giallorossa", si legge in uno dei commenti più popolari di Twitter. Il messaggio dei tifosi è chiaro: "Onorata di essere una Anna Frank giallorossa. Schifata da chi la reputa un'offesa. Via dallo stadio certi esseri abominevoli". E ancora: "La memoria di Anna Frank non può essere macchiata da fascisti da stadio. Siete nullità della storia".

"E se si regalasse il diario di Anna Frank ad ogni ultrà laziale, con l'obbligo di farne un riassunto?". Perché per il web una delle grandi colpe di questi 'tifosi' è proprio l'ignoranza: "Il 95% di quelli neanche sa cosa sia la deportazione nazista, altrimenti non la inneggerebbero".

STAMPA ITALIANA - La notizia ha fatto il giro del web e dei quotidiani. Mauro Biani su "il manifesto" ha risposto all'adesivo antisemita con una vignetta che ritrae la bambina con la maglia della Roma esultare e gridare "Gol! A pippe!". Toccante anche l'immagine de "La Repubblica" che ritrae AnnaFrank vestire le principali maglie dei club di Serie A.

STAMPA ESTERA - La notizia ha fatto il giro del mondo, trovando ampio riscontro mediatico sui quotidiani olandesi. "I tifosi della Lazio abusano dell'immagine di Anna Frank", si legge su HLN, ma il fatto ha avuto ampio spazio anche su Algemeen Dagblad e Nos. "Anna Frank viene utilizzata dai tifosi laziali contro i rivali", si legge invece in Francia, sia su "L'Equipe" sia su "Le Figaro".

"El Mundo", quotidiano spagnolo, invece titola: "Ultrà nazisti della Lazio distribuiscono immagini di Anna Frank con la maglia della Roma", notizia che naturalmente ha avuto ampia visibilità sui portali d'informazione d'Israele. La cronaca di quanto accaduto a Roma viene riportata anche negli Usa, sul Washington Post e sul New York Times.