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I mille ruoli del veterano Taddei

(di Alessio Nardo) Nel giorno in cui il Rodrigo argentino ha permesso all’Inter di volare nel derby, l’altro, quello brasiliano e romanista, si è concesso una meritata fetta di gloria all’Olimpico. Taddei, con la sua...

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(di Alessio Nardo) Nel giorno in cui il Rodrigo argentino ha permesso all'Inter di volare nel derby, l'altro, quello brasiliano e romanista, si è concesso una meritata fetta di gloria all'Olimpico. Taddei, con la sua inseparabile maglia giallorossa numero undici, ha assaporato il campo nella mezzora finale di Roma-Catania. Per gestire, controllare, smistare. Da regista, ruolo inedito in una carriera dai mille volti, che lo ha visto calpestare ogni possibile zona del campo.

Giunse a Trigoria nel 2005, una vita fa, dal Siena, con l'etichetta di esterno alto. Utilizzabile su ambedue le fasce. Luciano Spalletti lo sperimentò inizialmente sul versante mancino, salvo poi spostarlo sul fronte opposto, anche in virtù dell'esplosione di Mancini a sinistra. Durante il suo primo anno in giallorosso, Rodrigo (causa frequente emergenza nel reparto offensivo) venne persino provato nel ruolo di prima punta. Pilastro inamovibile per quattro stagioni. Tre coppe, tre secondi posti, uno scudetto sfiorato. Poi, l'inizio del declino personale. Il logorio, l'evidente e fisiologica difficoltà nell'esprimersi sui medesimi livelli del passato. Ranieri ne fece una valida alternativa del suo centrocampo a tre, mentre Montella, una volta ripristinato il 4-2-3-1, lo riportò sulla linea dei trequartisti.

A carriera quasi ultimata, ecco l'ulteriore ed inattesa evoluzione. Davvero sorprendente per un elemento ormai considerato a fine ciclo (nonché spedito ai margini del progetto tecnico). Con Luis Enrique, Taddei giocò spesso da terzino sinistro con risultati dignitosissimi, onde sopperire alle enormi difficoltà del disastroso José Angel. Proprio a due anni fa, il 21 dicembre 2011 a Bologna, egli siglò il suo ultimo (per ora) gol in giallorosso. Con Zeman, nuovo cambio di versante. Sempre terzino, ma a destra. Giusto un paio di partite da titolare al posto di Piris (altro goffo bluff di mercato). Poi, tanta panchina. Con Garcia, ultimo (?) atto di un percorso tattico ineguagliabile: regista di centrocampo nel finale di Roma-Catania. Ennesimo ruolo svolto con diligenza ed esperienza. Ed un atteggiamento da professionista esemplare. Sempre disponibile, sempre pronto a far gruppo. Un pensiero dovuto e rispettoso per il veterano Taddei, alla vigilia del suo ottavo ed ultimo Natale da calciatore della Roma. Un'altra storia sta volgendo al termine, distinta da stile, classe ed eleganza.

Tutti i ruoli di Taddei dal 2005 ad oggi

2005-2009: ala destra, ala sinistra e prima punta (con Spalletti)

2009-2011: interno di centrocampo (con Ranieri)

2011-2012: terzino sinistro (con Luis Enrique)

2012-2013: terzino destro (con Zeman)

2013-2014: interno di centrocampo e regista (con Garcia)