A volte ritornano. Si vive di piccole soddisfazioni, rivincite microscopiche che rompano la frustrazione di un martedì sera qualunque: “Un altro Manchester...”faccine sorridenti e festeggiamenti da tastiera, la sconfitta di ieri della Roma ha ripopolato il web dei tifosi laziali, pronti ad esultare di fronte alla debacle interna della squadra di Rudi Garcia.
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I laziali ripopolano il web: “Se le figure sono queste, meglio stare a casa”. E i romanisti: “Ma tu quando giochi?”
Faccine sorridenti e festeggiamenti da tastiera, la sconfitta di ieri della Roma ha ripopolato il web dei tifosi laziali, pronti ad esultare di fronte alla debacle interna della squadra di Rudi Garcia.
“Se queste sono le figure, meglio non giocare la Champions...” ragionamento che abbraccia il provincialismo più acuto: come il marito che si auto-evira per fare un dispetto alla moglie, molti internauti biancocelesti vivono di una filosofia per certi versi simile, negandosi a prescindere il piacere di vivere le serate di Champions League.
"Sto a casa tranquillo e non me mangio il fegato" analisi in parte vera che però chiude gli occhi di fronte ai quasi 70 mila spettatori dell'Olimpico, pronti a tuffarsi anima e corpo in una nottata tutta da scrivere.
“Non c'è niente da fare, siete proprio voi la squadra dei record!” dito nella piaga e considerazioni senza pietà, la rivalità si accende e tenta di pareggiare con il pathos una gap tecnico che in campionato appare sempre più evidente: arrivano poche risposte dalla sponda romanista, impegnata a digerire un doloroso ko e meno che mai interessato al limitato chiacchiericcio nei vicoli dell'Urbe.
Tra i vari status dei social network, alcuni chiamano in causa l'assenza stagionale dalle coppe della compagine di Stefano Pioli: “Martedì e mercoledì a gufare...Ma quando giochi tu?” in attesa di capirlo, i tifosi della Roma sono pronti a rialzare la testa.
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