news as roma

I 391 magici minuti di El Shaarawy con la Roma. Mai il Faraone ha fatto così bene in carriera

I 391 magici minuti di El Shaarawy con la Roma. Mai il Faraone ha fatto così bene in carriera - immagine 1
Quattro reti e un assist in cinque partite di campionato: i 391 minuti giocati con la maglia della Roma sono un record nella sua carriera

Jacopo Aliprandi

Quando sono arrivato a Roma avevo la voglia di spaccare tutto e di dare una svolta. Sono felice come non mai, aspettavo questo momento e adesso non voglio fermarmi”.

La grinta e la voglia di far bene El Shaarawy la sta mettendo non solo nelle parole ma anche nei risultati. È gioco facile puntare su termini che richiamano le sue origini paterne, ma è un dato di fatto che da quando Stephan è approdato alla Roma, il 23 gennaio scorso, ha dato una bella spolverata al suo sarcofago dove era rinchiuso a causa dei suoi lunghi infortuni, ed è tornato il “Faraone” al quale i tifosi milanisti si prostravano.

Il numero ventidue giallorosso in soli 391 minuti giocati in 4 partite di campionato ha dimostrato di non essere un flop, anzi, ha fatto vedere ai critici che quell’anno favoloso al Milan nel quale aveva realizzato 16 reti in 37 partite di serie A non era una casualità ma solo il preambolo di una carriera che può ancora garantirgli tante soddisfazioni.

 

PARTENZA RECORD -Ho cominciato bene, adesso devo sicuramente continuare così. Il mio obiettivo è quello di prendere continuità nelle prestazioni e, se possibile, anche nei gol”. E il ragazzo ci sta riuscendo: mai infatti El Shaarawy aveva realizzato 4 gol e un assist in così pochi minuti e partite, a inizio di un campionato o con una nuova maglia. Nella sua prima vera stagione da professionista con la maglia del Padova in Serie B (dopo 47 minuti giocati in due anni con il Genoa) Stephan colleziona i suoi primi 391 minuti in otto presenze in campionato, realizzando due reti contro Reggina e Novara. L’anno successivo, il 2011-2012, passa dal Genoa al Milan per 7 milioni di euro più Merkel, inizia a far intravedere tutte le sue potenzialità, segnando un gol e servendo un assist nel medesimo lasso di tempo giocato con la maglia rossonera. Chiude la stagione con ventidue presenze e due gol in campionato, tabellino che supererà nella successiva, ad oggi il suo anno d’oro. Il “Faraone” infatti va a segno ben 16 volte in Serie A, tre delle quali proprio nei suoi primi 391 minuti di campionato suddivisi in sei partite.

INFORTUNI – Ma proprio quando la sua carriera sembra essere lanciata verso una definitiva consacrazione, gli dei egizi decidono di fermarlo, forse temendo che possa diventare anche più idolatrato di loro. Nel settembre 2013 si ferma per una lesione del bicipite femorale che lo costringe a bloccarsi per due settimane, al termine delle quali inizia il vero e proprio calvario: neanche il tempo di tornare disponibile che subentra la microfrattura al quarto osso metarsale del piede sinistro che lo lascia fuorigioco per quasi tutta la stagione, totalizzando solo 209 minuti in sei spezzoni di partita. Finita qui? Macché. L’anno seguente, dopo aver disputato 15 partite (realizzando un assist nei suoi primi 391 minuti di stagione) è costretto a fermarsi ancora a causa della frattura del quinto metatarso del piede, che lo costringe ad uno stop di quattro mesi.

MONACO – Ritorna in campo a maggio, e in sole tre partite va a segno due volte. Ma il suo futuro è lontano dal Milan. Galliani infatti lo cede (lo scorso luglio) in prestito con diritto di riscatto al Monaco; l’inizio è brillante grazie al gol nelle qualificazioni di Champions ad agosto e ai due gol e due assist in sei partite di Europa League. Il Monaco però decide di non riscattarlo, complice il suo andamento altalenante in campionato dove non riesce a mettere a segno nemmeno una marcatura, e la cifra troppo elevata del riscatto; il Milan lo richiama alla base per poi giralo alla Roma, dove approda con un prestito per 1,4 milioni e un diritto di riscatto a 13.

 

RISCATTO GIALLOROSSO - "Roma è una città importante e la Roma ancor di più. Sono molto felice e motivato di essere qui e spero di dare il mio contributo", le sue parole appena sbarcato a Fiumicino. Stephan sta dando quell’aiuto che sperava, forse come nessuno si sarebbe aspettato. L’attaccante giallorosso realizza appena arrivato il gol del vantaggio romanista sul Frosinone, la rete sella sicurezza contro il Sassuolo, l’assist per il 2 a 1 finale sulla Sampdoria firmato da Perotti e la doppietta a Empoli per tre punti che potrebbero essere davvero importanti per la stagione della Roma. Insomma, mai un El Shaarawy così nei suoi primi 391 minuti in campo, ad inizio stagione e con una nuova maglia. L’acquisto considerato da molti un flop ‘rischia’ di essere decisivo per la qualificazione della Roma in Champions e chissà, magari anche per qualcosa di più. Allora Stephan, cento di questi 391 magici minuti.