È relativamente inutile continuare a scrivere di quanto sia fondamentale Mats Hummels per la Roma e per Ranieri. Basta guardare 10 minuti di partita, in tv o allo stadio, per comprendere quanto sia vitale il tedesco al centro della linea a 3 giallorossa. Leadership, chiusure provvidenziali e un'impostazione dal basso che spesso condivide con Paredes (l'altra "colonna portante", come li ha definiti Ranieri). Oltre agli anticipi che sono da tempo un marchio di fabbrica. Eppure, dopo solamente 9 mesi dal suo arrivo, i giallorossi potrebbero essere costretti a salutarlo: l'ex Dortmund non è più nel suo periodo di 'massimo splendore' e da qualche tempo sta pensando anche al ritiro (più per motivi personali che esclusivamente legati al calcio, dato che in Serie A e in Europa fa ancora la differenza).


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Hummels, la depressione dell’ex moglie e un figlio da crescere: il futuro è incerto
Il futuro di Mats è ancora un rebus
—Già, le questioni personali. Anche ieri il tedesco ha ribadito nella conferenza stampa alla vigilia di Roma-Eintracht che "...per quanto riguarda il futuro, ormai ho 36 anni. Ci sono questioni da valutare anche a livello privato. Ci vorrà ancora qualche tempo per prendere una decisione". Non è un segreto che la famiglia di Mats si trovi tutta in Germania: la sua compagna Nicola Cavanis lavora a Monaco e la loro l'ultima foto insieme risale al red carpet della cerimonia del Ballon d'Or a Parigi. Stessa cosa per suo figlio Ludwig e Cathy Fisher, la sua ex moglie (con cui è separato dal 2022), che recentemente ha anche dichiarato le difficoltà riscontrate nel crescere un bambino praticamente senza alcun aiuto: "Crescere i figli non è una passeggiata. Sono sola, non ho nessuno che mi aiuti. Quindi nessuno può capirlo se sei tutta sola qui". Fischer ha anche raccontato che a volte, durante la sua lotta contro la depressione, si era sentita completamente distaccata da Hummels, che giocava nel Dortmund e nel Bayern Monaco durante il loro matrimonio. "Ho avuto conversazioni con il mio ex marito all'epoca, ovviamente, e spesso dicevo: "Mi dispiace comportarmi in modo così strano in questo momento, ma non mi sento bene. Non posso dimostrarti amore in questo momento. Ti senti intorpidito. La malattia mentale non ha volto, si nasconde dietro il sipario più bello". La 36enne ha dichiarato al summit di non ricevere più cure né di assumere farmaci dopo aver "imparato a convivere con (la sua) natura". Mats ha 36 anni e quando dice di dover pensare alle "questioni personali" molto probabilmente non si tratta di una risposta di facciata anche perché a Roma si trova benissimo: "E' una squadra con cui mi trovo bene, non solo dal punto di vista sportivo ma anche personale. Sto bene in questa squadra e in questa città".
All'Olimpico arriva la sua vittima preferita. La Roma è al bivio
—Futuro? Sì, ma prima c'è l'Eintracht, il primo vero e proprio bivio della stagione della Roma. Dentro o fuori, niente vie di mezzo: "Si tratta di una finale perché potrebbe essere la nostra ultima partita all'interno delle competizioni europee quest'anno". Così come Paredes e Dybala, Hummels ha riposato a Udine ed è concentrato al 100% sulla partita di stasera, che rappresenta un mattone importante anche in ottica rinnovo. L'ultimo romantico o Campione del Mondo? Probabilmente entrambi, perché nonostante le nefaste sconfitte con Elfsborg e AZ Alkmaar, Mats ha dichiarato più volte che questa squadra ha le qualità per poter vincere l'Europa League. Intanto stasera i giallorossi non possono permettersi di fare troppi calcoli e il tedesco dovrà guidare i suoi anche grazie alla sua esperienza europea (il contachilometri segna 90 partite totali in Champions League); e magari, perché no, anche timbrare il cartellino con un gol visto che contro il Frankfurt gli riesce bene: in carriera ha segnato ben 5 reti all'Eintracht (oltre a servire 3 assist). Mats è pronto per la sua prima vera notte europea all'Olimpico, in uno stadio praticamente sold out e con una Curva Sud che avrà poco da invidiare al "Yellow Wall" del suo Borussia Dortmund.
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