Com'era la storia? "Per me devi fare questo, questo e quest'altro per giocare bene. Io devo scegliere uno che faccia queste cose come ad esempio ha fatto Cristante", beh... nelle ultime due partite (ma non solo) al centro della difesa giallorossa si è visto un vero e proprio ciclope. Forse sarebbe meglio concedere alle parole di Juric su Hummels la cosiddetta 'damnatio memoriae' per concentrarsi solo sul presente. Presente della Roma che negli ultimi match è regolarmente scandito dagli anticipi del tedesco su qualsiasi attaccante abbia in marcatura. Ieri è stato il turno del povero El Ouazzani che non è riuscito nemmeno a tentare un tiro in porta o un dribbling e ha chiuso la partita con il voto peggiore degli 11 del Braga.
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Hummels, der kaiser: con lui la Roma ha ritrovato solidità difensiva e gol
L'idea di Ranieri: il centrale-mediano
—Oltre ad essere per distacco il miglior difensore puro della squadra, Mats è fenomenale anche in impostazione e Ranieri se n'è accorto dopo pochi giorni. Anche ieri - come con Atalanta e Lecce - in fase di costruzione Hummels saliva in mediana per dare opzioni di passaggio a tutti gli altri, delegando il possesso a Svilar. Un'idea del 'Tinkerman' che deriva soprattutto da quanto visto lo scorso anno a Dortmund: il tedesco è stato il difensore con più passaggi "line-breaking" (che permettono alla squadra di superare una linea di centrocampo o di difesa) di tutta la Champions League (133). Un centrale difensivo impeccabile negli anticipi, sicuro con il pallone fra i piedi (più del 90% di precisione passaggi, 1 palla persa nelle ultime 5 gare) e in grado di creare occasioni davanti (3 big chance nelle ultime 4). La Roma ha finalmente la sua colonna portante, con Mancini e Ndicka che possono anche spingersi in avanti con la consapevolezza di avere uno dei migliori centrali del mondo pronto a coprirgli le spalle in ogni momento. Nell'ultimo anno completo dell'era Mourinho (il 2023) i giallorossi erano secondi in tutta Europa per expected goal concessi (0.86 ogni 90') e ora la missione è ritrovare quella solidità per tornare a dominare in qualsiasi città dell'impero romano d'Occidente
Non solo Hummels: ieri anche Hermoso e Saud in gol
—Solidità difensiva che nell'ultimo periodo va di pari passo con la pericolosità offensiva: con i gol di Saud Abdulhamid e Mario Hermoso la Roma è diventata la prima squadra dell'Europa League a fare almeno un gol o un assist con 6 difensori diversi (Angeliño, Hermoso, Hummels, Ndicka, Mancini e Saud). Simbolo di una squadra che è sempre più sicura di quello che fa e riesce ad essere pericolosa in più situazioni (non solo da calcio piazzato). Nelle ultime 5 partite, quando la Roma ha segnato almeno un gol, ha sempre timbrato uno dei 3 centrali: Hummels e Ndicka contro il Tottenham, Mancini contro il Lecce ed Hermoso contro il Braga. Segnare con i difensori non fa bene solo alle statistiche, ma è fondamentale per vincere soprattutto se gli ingranaggi dell'attacco non sono ancora perfettamente oliati.
Federico Liuti
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