Dean Huijsen è stato prima speranza, poi un po' delusione e infine divorzio senza troppi rimpianti. Il giovane centrale nato in Olanda si è trasferito in estate al Bournemouth e in un'intervista ad 'AS' è tornato a parlare del suo percorso. E ovviamente della tappa alla Roma:
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Huijsen: “Non esulterei di nuovo in quel modo a Frosinone, ma ho imparato qualcosa”
Quando sei arrivato in prestito alla Roma, il tuo allenatore era Mourinho: cosa ti disse che avresti dovuto migliorare? "Abbiamo parlato molto di tattica. Ovviamente è stato un grande salto per me, perché non avevo mai giocato molto a livello professionistico. Ho imparato molto da lui e da De Rossi".
All'esordio a San Siro contro il Milan hai avuto un atteggiamento da leader e hai vinto un duello contro Kalulu davvero molto importante. Hai sempre avuto questo carattere? "Quando gioco ho molta fiducia in me stesso. E al mio debutto non vedevo l'ora di scendere in campo".
Hai segnato un gol contro il Frosinone e hai zittito il pubblico: pensi che quell'episodio abbia cambiato il tuo carattere? "Mi fischiavano ogni volta che prendevo palla. Erano arrabbiati con me. Ho segnato e mi sono liberato con quell'esultanza. Se rifarei quel gesto? No, ma è ciò che ho fatto. L'ammonizione non era necessaria".
A parte De Rossi, qualcun altro ti ha detto qualcosa? "Mi hanno rimproverato anche i miei compagni di squadra oltre all'allenatore. Ma dopo mi hanno detto che non c'era niente di male e che dovevo imparare da quanto accaduto. Alla fine ho segnato un gran gol (ride, ndr)".
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