"Non mi piace parlare di scudetto, preferisco i fatti". E' vero. I campionati non si vincono a parole. Josè Holebas, che in Grecia ha vinto quattro titoli nazionali con la maglia dell'Olympiakos, lo sa. Per questo in un'intervista a Sky ha preferito non assegnare a parole il titolo alla Roma con qualche dichiarazione che avrebbe infiammato gli animi romanisti. Anzi, forse è proprio quel "preferisco i fatti" che porta con sè un'aura di 'fomento' tutto romano che carica ancora di più i tifosi. Come a dire: lo conoscono tutti l'obiettivo, in molte occasioni è stato detto e ridetto, non è un segreto, inutile ripeterlo a parole, la Roma è pronta a ribadirlo ogni volta che scende in campo. "Abbiamo una rosa più ampia della Juventus - ha constatato il greco - loro fanno giocare quasi sempre gli stessi, mentre noi riusciamo a sopperire a diverse assenze, ultime quelle di Keita e Gervinho fuori per la Coppa d’Africa". Terzino greco titolare della seconda Roma di Rudi Garcia, ha eclissato Cole e non vuole porsi limiti: "All’inizio ho faticato un po', venivo da alcuni infortuni post-Mondiale, ma ora mi sento molto bene e non voglio pormi limiti". Ha conquistato la fascia sinistra come il cuore dei tifosi, per i quali ormai è un beniamino, ed è grazie al suo cross perfetto che Francesco Totti nel derby ha realizzato il secondo gol, quello decisivo del pareggio, quello del selfie: "Nel selfie di Totti ci sono anche un po' io, gli ho fatto l’assist per il gol. Totti lo conoscevo, ma da quando ci gioco insieme ho capito che grande giocatore sia".
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Holebas non parla di scudetto: “Preferisco i fatti”. Dubbio Totti per Palermo
"Non mi piace parlare di scudetto, preferisco i fatti". I campionati non si vincono a parole. Josè Holebas, che in Grecia ha vinto quattro titoli nazionali con la maglia dell'Olympiakos, lo sa
A PALERMO QUATTRO GRANDI ASSENTI -Gervinho e Keita per la Coppa d'Africa, De Rossi e Nainggolan per squalifica. Un esterno d'attacco e un trio completo di titolari di centrocampo assenti per l'ultima gara del girone d'andata. Gli africani sono un'assenza nota, hanno saltato anche Udinese e Lazio e perderanno anche altre gare; per il numero 16 ed il belga invece è uno stop frutto del giallo rimediato durante il Roma-Lazio di domenica scorsa. Così Garcia si trova con un centrocampo con Pjanic e Strootman, e probabilmente il terzo sarà Alessandro Florenzi. Gioca (quasi) sempre esterno d'attacco, ha fatto il terzino, a Palermo avrà modo di tornare nel suo ruolo di centrocampista, anche se solo momentaneamente. Per l'attacco invece è sorto un dubbio Totti. Il numero 10 infatti nemmeno oggi, nella seduta odierna, si è allenato insieme ai compagni (assente ieri per un virus influenzale). La sua presenza al Barbera con sè porta un grande punto interrogativo, ma dopo aver giocato ad Udine e contro la Lazio, Garcia potrebbe dare la maglia da titolare a Mattia Destro, e ai suoi lati Iturbe e Ljajic. Arretrando, il reparto con meno sorprese è la difesa: De Sanctis tra i pali, dietro una linea a quattro composta da Manolas (oggi per lui fisioterapia) e Yanga-Mbiwa (in vantaggio su Astori) al centro, e ai lati Holebas e Maicon. Domani Rudi Garcia sosterrà la consueta conferenza stampa pre-gara, mentre oggi è tornato d'attualità il deferimento nei suoi confronti per aver utilizzato il cellulare durante Livorno-Roma della scorsa stagione.
A riguardo il Tribunale Federale Nazionale della Figc si è dichiarato incompetente trattandosi "di fatti accaduti durante la gara, come tali ricadenti nell'ambito della competenza cognitiva del giudice sportivo, il quale esercita il proprio potere disciplinare e pronuncia i propri provvedimenti sulla scorta dei documenti ufficiali". Il Tribunale della Figc ha spiegato che "la prova di ciò risiede anche nel fatto che per analoghe vicende, aventi ad oggetto la stessa violazione e gli stessi deferiti, il giudice sportivo ha emesso, ripetutamente, propri provvedimenti disciplinari".
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